Cronaca / Como città
Sabato 07 Gennaio 2023
Quella soffiata dal Comune sull’affare d’oro lungo la via dei supermercati
L’inchiesta Ore dal notaio in attesa del semaforo verde da Palazzo Cernezzi per comprare l’area di via Paoli. Sull’operazione supermarket indaga la Finanza . L’ex titolare dei terreni: la firma solo dopo un misterioso via libera
Per quale motivo un funzionario pubblico o un amministratore - sul punto ci sono accertamenti in corso - dovrebbe prendersi la briga di informare in tempo reale un professionista privato circa le decisioni prese dalla giunta comunale, vitali per la buona riuscita di un affare milionario? È su questo quesito che stanno cercando una risposta gli investigatori coordinati dalla Procura di Como, e che da mesi indagano sugli affari - con tanto di bancarotte e capitali in fuga verso l’estero - degli ex assessori canturini Claudio Ferrari e Giorgio Quintavalle, finiti agli arresti con l’accusa di aver evaso il fisco e fatto fallire società immobiliari per non dover pagare i debiti con l’erario.
Il retroscena
A svelare un retroscena che trascina gli uffici dell’amministrazione comasca nella vicenda delle clamorose compravendite di terreni - con plusvalenze milionarie dirottate verso la Svizzera sottoforma di acquisti di società - è l’ex proprietario dei terreni sui quali oggi sorge il supermercato Aldi. E che, fino al primo pomeriggio del 20 dicembre 2019, era di proprietà della Immobiliare Paoli, legata agli ex titolari del mobilificio Al Vo’.
Sul quotidiano in edicola ieri - e sul nostro sito web - abbiamo dato conto di quanto avvenne il 19 dicembre 2019 in uno studio notarile comasco, dove Ferrari con la sua San Siro Lake era pronto a firmare l’atto di acquisto dei terreni di via Pasquale Paoli da rivendere all’immobiliare Aldi. L’allora proprietario di quei terreni ha raccontato ai finanzieri del nucleo di polizia economico finanziaria di Como di aver aspettato per oltre due ore l’agognata firma. Senza sapere il motivo di tanta attesa. Fino a quando, a un certo punto, l’ex assessore canturino si è presentato per dire: possiamo procedere. Ma il pagamento a domani, perché la segreteria ora è chiusa e l’atto non è stato protocollato. Quale atto? Quale segreteria?
La giunta
Dall’archivio de La Provincia scopriamo che il 19 dicembre 2019 era stata convocata l’ultima giunta comunale dell’anno, a Palazzo Cernezzi, presieduta dall’allora sindaco Landriscina. All’ordine del giorno, portato dall’ex assessore ai Lavori Vincenzo Bella, il via libera alla realizzazione di un supermercato sui terreni dell’ex mobilificio Al Vo’ e la variazione viabilistica - del tutto inedita per la via Paoli - che consentiva uno svincolo verso il punto vendita anche per le auto provenienti da Camerlata (opzione sempre “negata” al vicino centro commerciale dell’ex Galimberti). Punto sul quale la giunta ha dato il proprio ok.
Guarda caso in quelle stesse ore Claudio Ferrari prendeva tempo prima di sottoscrivere l’atto di compravendita (che gli ha consentito di guadagnare una plusvalenza di un milione circa, secondo le fiamme gialle) proprio di quei terreni. E che l’attesa è terminata soltanto dopo l’arrivo di una “soffiata” proveniente direttamente da Palazzo Cernezzi. L’affare fu concluso il giorno successivo, quando il via libera della giunta è stato protocollato. Venti minuti dopo il terreno veniva rivenduto all’immobiliare Aldi per un prezzo decisamente più alto rispetto a quello di acquisto.
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