Raduno scout: «L’obiettivo della vita? Imparare la felicità»

In trasferta Una cinquantina di comaschi partecipano al maxi raduno con tutti i responsabili dell’Agesci

È in corso a Verona il raduno nazionale dei capi dell’associazione guide e scouts cattolici italiani, l’Agesci. La partecipazione è massiccia, tra tende, sacchi a pelo e fazzoletti sono arrivati più di 18mila giovani. Una cinquantina i capi scout comaschi presenti.

Ragazze e ragazzi considerati linfa vitale, un’energia di colori e sorrisi salutata da Gianni Morandi e dal messaggio del presidente Sergio Mattarella. Nuove generazioni di cittadini impegnati, intenti a riflettere sul domani, su come crescere, educare e formare le prossime leve. Ma soprattutto cercare di essere felici in un mondo che ha bisogno di entusiasmo. Dai quartieri della città sono arrivati come detto una cinquantina di responsabili dei gruppi Como 1, Como 3 e Como 45.

Le nuove generazioni

«Il tema di questa route nazionale è proprio la felicità – racconta Alberto Ballerini, capo scout del gruppo Como 3 – dobbiamo essere generatori di felicità, per riuscirci dobbiamo cercare di capire cosa ci può rendere felici, come custodire la felicità. Il raduno ha una finalità anzitutto formativa, testimonianze e dibattiti sono la base del ragionamento attorno a cui costruire nuove idee per andare avanti, per crescere i prossimi scout. Qui può nascere un nuovo impianto educativo. E del resto sempre le nuove generazioni cambiano e dunque si aprono di continuo nuove sfide». Vivere la vita con gioia. Grazie a più di sessanta tavole rotonde nel fine settimana i capi scout hanno ascoltato idee per azioni concrete di servizio, sempre sostenute da valori aperti al prossimo, da un messaggio di fede. Girando tra tende e stand uno degli argomenti più ricorrenti guarda all’ambiente. «Intanto tutti abbiamo cercato di arrivare al raduno inquinando il meno possibile – suggerisce Alberto – usando mezzi pubblici, treni, bus, anche biciclette».

«Questa è anche una grande occasione per stare insieme – racconta un’altra scout comasca, Greta Ceruti – e fare festa. Il nostro obiettivo come scout resta quello di educare con gioia, cercando però sempre di farlo con un pensiero costruttivo alle spalle». Un messaggio tanto semplice quanto importante. «Lo scoutismo dovrebbe aiutare i giovani a raggiungere il vero successo nella vita: la felicità – spiega il capo scout del gruppo Como 1, Pietro Legnani – senza inseguire per forza la ricchezza o la carriera. Cerchiamo quindi di accompagnare come educatori nuove generazioni di felicità».

Un momento di festa

Le attività si sono suddivise tra Villa Buri, il centro città e il grande parco. Sul palco sono saliti grandi ospiti, cantanti come per esempio Alfa e Roberto Vecchioni, lo scrittore scout Enrico Brizzi, esponenti del mondo cattolico come il cardinale Matteo Zuppi, don Luigi Ciotti, fra’ Paolo Benanti, ma anche politici e ministri di spicco. «C’è grande considerazione per il mondo scout – dice ancora Pietro – siamo tanti e siamo giovani. Questo raduno resta anche un momento di festa, con concerti ed eventi soprattutto la sera».

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