Rapinese e gli evasori della sosta
«Gli farei brillare la macchina»

Fisco e posteggi Il sindaco ospite ieri mattina a Radio24: «Il nuovo sistema dello sconto sul posteggio è come il miele per gli orsi»

Alessandro Rapinese in versione showman ieri mattina a Radio 24, ospite di ”Uno, nessuno, cento Milan”, popolare trasmissione che il giornalista Alessandro Milan conduce ogni mattina con il comico Leonardo Manera. La ragione dell’ospitata? I nuovi parcometri “spia”, quelli che nelle intenzioni dell’amministrazione dovrebbero garantire lo sconto sulla sosta ai residenti a patto che siano in regola con il pagamento delle tasse comunali.

«Noi umani siamo tutti un po’ così - ha detto li sindaco - Facciamo una gran fatica a pagare, poi però, quando si tratta di ottenere uno sconticino allora diventiamo tutti centometristi.E allora diciamo che questa nostra iniziativa è una tecnica per sedurre, un po’ come il miele per gli orsi... Vuoi lo sconto sul parcheggio? Perfezioni la tua richiesta registrandoti su uno specifico pannello e il Comune verifica se è tutto a posto». Pungolato dai conduttori, Rapinese ha ribadito la propria piena determinazione, forte anche di un precedente specifico: «Tempo fa avevamo avviato una iniziativa simile anche per i nidi. I genitori non hanno pagato la retta? Niente nido... Beh, sa cos’è successo? Che abbiamo riscosso il 100% dell’arretrato... Ditemi voi se ci sono altre amministrazioni che siano riuscite in una impresa come questa». E ancora: il servizio per lo sconto sulla sosta è ancora in via di definizione, ma di fatto si tratta di consentire al sistema di riscossione digitale («che ci è costato lacrime e sangue») di eseguire una verifica e di concedere il successivo via libera. Come a dire: niente di (troppo) strano.

Possibile vietare non solo lo sconto ma anche la sosta all’evasore di turno? «Fosse per me le auto di chi non paga le tasse comunali le farei anche brillare - è stata la risposta Rapinese, che ha suscitato l’ilarità dei conduttori - Ma il pagamento della sosta no, non può essere vietato». Infine i conti del Palazzo: «Il mio Comune vanta 30 milioni di crediti, e sapete qual è la beffa? Che lo Stato, giustamente, me ne fa accantonare altrettanti almeno fintanto che non avrò riscosso il dovuto. In altre parole, ho 60 milioni fermi e inutilizzabili. La gente non si lamenta mai quando aumentiamo i servizi a loro disposizione. Ma è giusto che tutti contribuiscano».

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