Rapinese punta pure alla Provincia: «Contro l’inciucio dei politici»

Villa Saporiti A settembre le elezioni per il consiglio. Campagna acquisti presso altri amministratori: «Scrivetemi se come me avete il voltastomaco»

Si scaldano i motori in vista delle elezioni del consiglio provinciale del 29 settembre. Nonostante ciclicamente si parli a livello governativo di ripristinare l’elezione diretta, per il momento rimane il meccanismo di “secondo livello”: significa che, a votare, non saranno i cittadini ma i loro rappresentanti intesi come sindaci e consiglieri (non gli assessori). Si tratta di un voto ponderato: in pratica ogni amministratore di un determinato Comune ha un punteggio, basato sul numero di abitanti. Il capoluogo vale quindi molto di più (351 punti) rispetto al rappresentate di un piccolo Comune.

E tra le liste in gara per il consiglio provinciale (il presidente rimane Fiorenzo Bongiasca) potrebbe spuntare anche la “lista Rapinese” con tra i candidati lo stesso primo cittadino, che si metterebbe quindi in gioco in prima persona. Una sorta di sbarco a Villa Saporiti del civismo puro che, due anni fa, ha vinto a Como città. Lo conferma Alessandro Rapinese che non lesina critiche al sistema: «In Provincia per distruggere l’inciucio più grande della storia poiché oggi da Fermi a Butti, passando per Gaddi e Orsenigo, quindi dall’estrema destra all’estrema sinistra, sono tutti nel più grande inciucio che si sia mai visto nel Paese degli inciuci con Bongiasca a fare da paravento», l’attuale presidente è stato riconfermato con votazioni che hanno visto accordarsi sul suo nome tutti i partiti, anche se di orientamento diverso.

L’appello per una lista Rapinese

E aggiunge: «Ci sono sindaci e consiglieri comunali che di questo inciucio ne hanno piene le tasche e che mi hanno contattato affinché io diventassi il loro ariete. Se a qualcuno la situazione attuale desse il voltastomaco esattamente come lo da a me sappia che per il tramite della più grande forza civica mai vista in Italia è possibile liberare anche la Provincia. Io purtroppo non ho ancora avuto il tempo di radicare forze nei singoli Comuni perché mi hanno lasciato Como che era un disastro e, per poter partecipare alle prossime elezioni, ho bisogno di una settantina di consiglieri liberi che vogliano sottoscrivere la lista Rapinese, cosi si chiamerà. Sarà sufficiente scrivere una mail ad [email protected], che è la mia personale, e verranno ricontattati. A Bongiasca ho un paio di cose da dire e, di solito, quando entro in un consiglio lascio il segno. Certo, se votassero i cittadini non ci sarebbe partita ma questo solo l’inizio per costruire un percorso con chi, quando voteranno i cittadini, andare al governo».

Sfiducia a Bongiasca

La partecipazione ad oggi non è affatto scontata. Oltre ai 12 candidati della lista servono infatti circa 90 sottoscrizioni (21 quelle su cui può già contare, i consiglieri a Palazzo Cernezzi). «Attualmente - conclude Rapinese - la Provincia è il nascondiglio di tutte quelle forze politiche che a ceffoni ho condannato all’irrilevanza nel capoluogo ed è giunto il momento di fare pulizia anche lì. Che questo progetto vada in porto non è scontato, ma è inutile dire che se ci fossero i numeri in futuro per votare la sfiducia a Bongiasca lo farei con estremo piacere. Questo, non ha nulla a che vedere con il fatto che Fiorenzo sia stato il principale sponsor di Lironi in Fondazione Cariplo e nulla a che vedere con il nostro progetto per i fondi emblematici» affossato pochi giorni fa dalla Fondazione.

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