Cronaca / Como città
Martedì 21 Marzo 2023
Rapinese, siamo agli annunci: «Tra quattro anni mi ricandido». E voi lo votereste? Fatecelo sapere nel sondaggio
In consiglio Lo ha detto in aula rispondendo alle minoranze: «Rispetto tanto la democrazia che starei pure in minoranza»
Il primo cittadino Alessandro Rapinese ha detto al consiglio comunale che si ricandiderà. «Ho un tale rispetto per la democrazia e il ruolo della minoranza – ha affermato il sindaco - che non disdegnerei alla fine di questo mandato, se i cittadini dovessero bocciarmi, perché mi ricandiderò, di tornare all’opposizione».
Dopo appena otto mesi di mandato siamo già agli annunci? «Ma no, non volevo fare annunci – spiega meglio Rapinese – Incalzato dalle minoranze che criticano i miei modi, a loro dire autoritari, volevo spiegare meglio il mio rispetto dei ruoli e delle regole della democrazia». In realtà le sedute consiliari non sono mai troppo pacate, minoranze e sindaco spesso sono impegnati in botta e risposta dai toni duri.
Durante il dibattito il primo cittadino ha anche detto alle opposizioni che a suo parere è stato scelto dai cittadini anche per i suoi comportamenti non convenzionali, «Guardate il matto, mi avete spesso additato, ma io non dico le cose che dite voi, le cose le faccio». Finito il dibattito in aula Rapinese su Facebook ha ribadito il concetto. «Non disdegno di tornare all’opposizione se il compromesso del governo è piegarsi alle logiche del consenso. Non sono io che inseguo il consenso, è il consenso che insegue me».
A parte questa uscita è più che scontata una ricandidatura di Rapinese a fine mandato, il primo cittadino e la sua compagine civica è chiaro che hanno tutte l’intenzione di ripresentarsi.
Il tema affrontato in aula, durante l’esternazione, era il regolamento dei nidi, con la discussa multa da 50 euro alle famiglie che arrivano in ritardo quattro volte in un mese. «Oggi chi arriva tardi può non essere accolto il giorno dopo – spiega Nicoletta Roperto, la vicesindaco – ed è molto peggio per le mamme che lavorano, rispetto a una multa. È vero che nessuno è mai stato a lasciato fuori dalla porta degli asili, ma solo grazie alla mediazione delle maestre. Sulle multe poi potranno ragionarci, ma il problema dei genitori che vengono a prendere tardi i figli esiste. Occorre dare un segnale. Non abbiamo dati puntuali perché non esiste un registro, ma è percepito dalle educatrici».
© RIPRODUZIONE RISERVATA