Presa la banda della Tonale nera: razzie in almeno dieci abitazioni in pochi giorni

La banda dell’Alfa Tonale nera, auto vista più volte aggirarsi per il Comasco in occasione di furti in abitazione, è finita in manette. Sei persone sono state fermate dalla polizia con l’accusa di aver depredato almeno una decina di abitazioni tra il Comasco, il Nord Lombardia e il Piemonte. Gli agenti della squadra mobile di Como hanno ammanettato i sospettati su disposizione della Procura, dopo un’indagine lampo che ha consentito di documentare una serie di furti in abitazione compiuti dalla banda.

Si tratta di quattro cittadini cileni e di due cubani, tutti irregolari, molti di loro già noti perché finiti sotto inchiesta nella zona di Roma negli anni passati.Nella nostra provincia la banda è accusata di aver messo a segno due furti a Como e uno a Cantù. Più altri colpi tentati tra Orsenigo e Pusiano, ma andati a monte perché i ladri non sono riusciti a forzare le finestre.

Identico il modus operandi: i ladri, dopo aver citofonato alle case individuate come possibile obiettivo ed essersi accertati che non vi era nessuno, indossavano dei passamontagna e identificavano finestre o porte finestre da forzare per entrare in casa. Quindi depredavano ogni cosa: dai vestiti di marca ai gioielli, dai contanti a una pistola Beretta portata via da un’abitazione in Piemonte.

Oltre ai colpi contestati nel Comasco, la Procura e i poliziotti della squadra mobile contestano ai presunti ladri altri furti in abitazione messi a segno in provincia di Brescia, nel Cremonese, in provincia di Pavia, a Sesto Calende e Brebbia nella zona di Varese e a Varallo Pombia. Tutti furti messi a segno tra il 27 gennaio e l’1 febbraio.

I detective della squadra mobile sono riusciti a documentare i colpi anche con intercettazioni audio e video. Infatti, dopo i primi sospetti, gli agenti sono riusciti a piazzare una telecamera a bordo della Alfa Tonale riuscendo così a tracciare il percorso dei sospettati e a captare i commenti dopo ogni furto.