Rebbio accoglie 30 profughi, famiglie con bimbi piccoli: arrivano dal Niger e dal Mali

Solidarietà La mediatrice: «Hanno vissuto nelle campagne del Mali e del Niger fino a due giorni fa, per loro è la prima volta in città». In oratorio don Giusto tramite i corridoi umanitari, scappano dal terrorismo

Stanchi e con lo sguardo confuso, ma sollevati di essere finalmente approdati a destinazione, trenta profughi dal Mali e dal Niger, tra cui una quindicina di minori, sono arrivati ieri sera all’oratorio di Rebbio, dove saranno accolti nei prossimi giorni in attesa di essere destinati a sistemazioni definitive, tra cui un appartamento a Lomazzo di proprietà della Croce Rossa.

I profughi sono arrivati a Como tramite i corridoi umanitari organizzati dalla Federazione delle chiese evangeliche, che opera in aree di crisi. Si tratta di quattro nuclei famigliari numerosi e con figli piccoli, che troveranno ospitalità nei prossimi giorni ai piani superiori dell’oratorio di Rebbio e nella casa antistante, dove sono state recentemente sistemate le docce e imbiancate le pareti, in preparazione del loro arrivo. Tutti sono stati accolti in Italia in qualità di profughi, costretti a lasciare i loro Paesi d’origine vessati dall’organizzazione terroristica di Boko Haram. Dopo la partenza dal nord del Niger nella mattinata di mercoledì, le famiglie sono arrivate a Roma, dove sono state sottoposte a lunghi controlli prima di poter salire sul pullman che, facendo tappa a Milano, li ha portati fino a Como.

La mediatrice che li ha seguiti fino all’arrivo in oratorio, a Rebbio, ha riferito lo smarrimento, soprattutto dei bambini più piccoli, di pochissimi anni, nel trovarsi per la prima volta nella loro vita in un contesto urbano. Le quattro famiglie, sia quella del Mali che i tre nuclei del nord del Niger, sono vissuti finora infatti in aree rurali, lontani dai centri abitati più grandi. Accolti in oratorio da un nutrito gruppo di volontari comaschi e da don Giusto Della Valle, i profughi si sono presentati grazie all’aiuto dei mediatori, hanno conosciuto le altre persone ospitate all’interno della struttura e pregato insieme, prima condividere con i volontari e gli altri ospiti la cena.

A dar loro il benvenuto erano presenti anche due rappresentanti delle famiglie afghane arrivate a Como a fine giugno, tramite gli stessi corridoi umanitari, e tuttora residenti in un appartamento di via Giussani gestito dalla parrocchia di Rebbio.

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