Regionali, scintille tra i candidati lariani. L’accusa: «Su sanità e treni è un flop». La replica: «Abbiamo fatto moltissimo»

Il confronto Confesercenti organizza il dibattito tra i comaschi che aspirano al Pirellone. Tutti contro tutti. La maggioranza uscente si difende e si promuove, le opposizioni attaccano

Elezioni regionali, scintille tra i candidati comaschi. Ieri pomeriggio Confesercenti ha organizzato nella sua sede un confronto tra i referenti delle varie liste in corsa. Una manciata di minuti a testa senza botta e risposta. Gli interventi si sono susseguiti con ordine e relativo fair play fino alla fine dopo l’introduzione del presidente dell’associazione Claudio Casartelli. L’ultimo intervento è stato quello di Anna Veronelli, ex forzista a lungo impegnata in Comune, ora candidata di Azione a sostegno di Letizia Moratti.

Veronelli: «Chi ha governato in Regione ha grandi responsabilità. La crescita in Lombardia è ferma da 10 anni»

«Qui possiamo far finta che tutto vada bene – ha detto Veronelli – ma chi ha governato in Regione ha grandi responsabilità. Moratti è intervenuta in emergenza perché durante la pandemia non si riusciva a prenotare un vaccino. Poi per prima ha messo mano all’inaccettabile tema delle liste d’attesa. Ma c’è da fare di più. Gli indicatori di crescita in Lombardia sono fermi da dieci anni. Ci sono duemila treni soppressi al mese. Di Navigazione regionale si parla dal 1997. Quanto al commercio al nostro mercato coperto mancano investimenti da troppo tempo, mentre Civiglio e Garzola sono rimasti senza negozi». Il tema centrale del dibattito doveva essere il commercio.

Per il M5S il consigliere uscente Raffaele Erba si è concentrato sul potere di spesa dei cittadini, sempre più risicato a causa della crisi. «Occorre stimolare l’accesso al credito – ha detto Erba – inoltre per Como una sfida è la transazione ambientale ed energetica». Luca Baj Rossi, candidato della lista per Moratti, ha parlato dei suoi due anni spesi «cercando di aprire un’impresa bloccata dalla burocrazia, lo Stato non aiuta le imprese e serve più autonomia».

Fermi: «Abbiamo portato a Como risorse straordinarie»

«Sono stati cinque anni difficili tra Covid e crisi – così Alessandro Fermi, candidato della Lega – ma abbiamo portato a Como risorse economiche straordinarie, abbiamo fatto la parte del leone. Restano su tutte due priorità: il completamento del lungolago e il secondo lotto della tangenziale».

Per Forza Italia Sergio Gaddi, ex assessore cittadino, ha parlato della «cultura come scintilla della produttività». Anche e non solo in campo turistico: «L’amministratore deve convincere, narrare per creare consenso attorno ad un territorio».

«La Regione ha fatto tanto, ma serve uno sforzo maggiore – ha detto Stefano Molinari, candidato di Fratelli d’Italia – per esempio sul trasporto pubblico, i pendolari faticano ad arrivare al posto di lavoro, oppure sulla regionalizzazione della Navigazione».

Orsenigo: «Occorre difendere i prodotti locali e il piccolo commercio»

«Occorre difendere i prodotti locali e il piccolo commercio – così Angelo Orsenigo, consigliere uscente del Pd – in molte realtà si è dato uno spazio smisurato al commercio all’ingrosso, alle strutture enormi che mangiano le piccole realtà tradizionali. Inoltre il nostro territorio deve essere capace di avere un’unica voce, come ha fatto anche se avrebbe potuto fare di più».

«Como si è fatta valere – ha detto Fabrizio Turba, sottosegretario della Lega – io esprimo grande soddisfazione per quel che siamo riusciti a fare. Per il secondo lotto della tangenziale c’è l’accordo dei sindaci su un nuovo tracciato e per le imprese ci sono bandi aperti per oltre 200 milioni».

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