Ressa al Pronto soccorso: si ricorre ai letti di scorta

Sanità Pazienti dirottati nel fine settimana negli spazi della Week surgery. I posti a disposizione sono otto. I lavoratori: «Servono soluzioni sostenibili»

Troppi pazienti in Pronto soccorso, il Sant’Anna utilizza anche i letti della chirurgia breve. Per cercare di liberare spazi nell’affollato reparto di emergenza urgenza di recente il principale ospedale comasco in via eccezionale ha fatto ricorso ai posti letto del reparto di “week surgery”. È successo anche a metà mese, in un periodo dell’anno non così critico. Ma del resto la frequenza con cui il Pronto soccorso si riempie a San Fermo è davvero ricorrente, succede quasi sempre dopo ponti e festivi in mancanza dei medici di medicina generale.

«Criticità contingenti»

«Al fine di fronteggiare le criticità contingenti derivanti dall’iperafflusso di pazienti molto complessi presso il Pronto soccorso dell’ospedale Sant’Anna – si legge nella circolare – oltre che dall’impossibilità di ricovero in tempi brevi, la direzione sanitaria ha disposto che i posti letto dedicati alle attività di week surgery restino attivi durante il fine settimana al fine di consentire la normalizzazione del flusso dei pazienti nel reparto di emergenza urgenza e di garantire un’adeguata e dignitosa collocazione dei pazienti».

Per week surgery s’intende quella chirurgia con tempi brevi che necessita di un rapido ricovero e che funziona dal lunedì al venerdì. I posti letto in questione utilizzati come appoggio sono otto e sono stati sfruttati sia per pazienti affetti da patologie internistiche che per bisogni di cura di tipo chirurgico. Dall’Asst Lariana si precisa che il provvedimento è stato preso per far fronte al sovraffollamento e che già l’ospedale dispone nei reparti di venti posti letto per sub acuti nel caso sia necessario liberare il Pronto soccorso.

Progettualità più strutturata

«La prassi di utilizzare i posti letto della week surgery per normalizzare il forte flusso di pazienti nei Pronto soccorso, come comunicato a metà aprile, si ripete ciclicamente – così scrivono i rappresentanti dei lavoratori – perciò s’intende sollevare questo problema alla direzione, chiedendo una progettualità più strutturata che possa affrontare in modo più efficace e sostenibile queste periodiche richieste di intervento. Sono necessarie strategie a lungo termine per gestire in modo adeguato l’iperafflusso nei Pronto Soccorso».

In realtà l’Asst Lariana sta cercando di mettere in campo delle misure preventive. Per gestire meglio i pazienti cronici sul territorio, anche insieme ai medici di medicina generale, seguendo le persone che accedono ripetutamente al Pronto soccorso.

Vero è che i reparti di emergenza urgenza in questi anni, non certo solo a Como, sono sempre più presi d’assalto dai cittadini. Non sempre per urgenze, non riuscendo ad avere altre risposte da medici e guardie mediche.

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