Rifiuti, i nuovi servizi non sono mai partiti. Famiglie in difficoltà

Disagi Promessi mille bidoni speciali per i pannolini. Ma, otto mesi dopo l’annuncio, non ci sono ancora. E i contenitori in strada? Il Comune non ha deciso le aree

Rifiuti, dopo più di otto mesi dall’annuncio nessuna risposta alle giovani famiglie. Non solo, la città aspetta ancora le annunciate isole ecologiche informatizzate e gli ecocompattatori mangiaplastica. Lo scorso mese di giugno Aprica e il Comune avevano promesso nuovi servizi per la raccolta dei rifiuti in città, in primis attrezzature di nuova generazione da posizionare in centro e nei diversi quartieri per rendere più facile la vita ai cittadini e migliorare la differenziata. Tutte novità comprese nel nuovo contratto d’appalto sottoscritto nell’estate 2023.

I cambiamenti previsti

La prima novità era legata a una richiesta arrivata da un gran numero di cittadini e riguardava pannolini e pannoloni, visto che da luglio è stato tolto un passaggio per il ritiro dell’indifferenziata. Sui pannoloni per la terza età circa 250 famiglie hanno ricevuto maggiore assistenza, mentre i genitori che hanno bambini piccoli ancora attendono. Dall’autunno Aprica avrebbe dovuto distribuire mille bidoncini anti odore per conservare in casa i pannolini e poi gettarli, grazie a una speciale tessera, in undici contenitori da collocare per le strade, si era detto nelle vicinanze degli asili pubblici. L’unica novità per ora è che al centro di raccolta di via Stazzi e all’isola di Tavernola sono stati posizionati dei compattatori per i pannolini, tutto il resto non ha avuto seguito e le famiglie giustamente ne chiedono conto. Già la scorsa estate non erano mancate le proteste.

Le voci dei cittadini

«Visto che hanno tolto un ritiro dell’indifferenziata, aspettavamo questi nuovi servizi – racconta una neo mamma Elena Saletta – ma nonostante le richieste siamo al punto di partenza. Con l’arrivo della bella stagione non sarà il massimo dover tenere in casa i sacchi dei pannolini». «Soprattutto per chi non ha spazi esterni e balconi – dice Monica Maistrello, una nonna – d’estate è un problema». «Confermo, è un disagio – commenta Paolo Martinelli, giovane papà ed ex consigliere – in generale è un peggioramento del servizio, penso in particolare ai grandi condomini». In città vivono ci sono circa 2.200 bambini, da zero a tre anni.

Dall’azienda rispondono che sono ancora in attesa di ricevere dal Comune l’esatta collocazione dei nuovi contenitori stradali per pannolini. In teoria l’autorizzazione alla posa dei contenitori sul suolo pubblico deve passare dalla commissione comunale che si esprime sui vincoli paesaggistici, ma a questa commissione il tema non è mai approdato e dunque non è mai stato discusso. Chiaro che simili attrezzature in pieno centro storico sono difficilmente conciliabili. Ma, a parte i pannolini, Aprica e Comune avevano annunciato l’arrivo di «isole ecologiche informatizzate, contenitori per l’olio vegetale, ecocompattatori mangiaplastica». Annunci per ora senza seguito e che attendono, spiega sempre l’azienda, le autorizzazioni dell’ente pubblico.

Grazie ai soldi dei contribuenti l’appalto dei rifiuti è uno dei più onerosi per la città, sono circa 60 milioni per cinque anni, con una possibile proroga di altri due, al netto del ribasso presentato in sede di gara. Aprica ha ottenuto l’appalto la scorsa estate, l’aveva già in essere da anni, insieme all’azienda si sono presentate unitamente EcoNord e Acinque. L’attuale amministrazione voleva inizialmente bloccare l’appalto costruito nel precedente mandato per rifarlo, poi tornata sui suoi passi ha sempre detto di lavorare in corso d’opera a nuove migliorie.

© RIPRODUZIONE RISERVATA