Cronaca / Como città
Domenica 29 Settembre 2024
Rifiuti a ridosso dei piloni dell’autostrada, denunciato
L’inchiesta Polstrada e carabinieri forestali nella sede della Tra-Cer srl di via Asiago. Per l’accusa l’azienda ha gestito scarti non autorizzati
All’inizio della primavera di tre anni fa, una pattuglia dei Carabinieri forestali fermano un camion con a bordo rifiuti speciali non pericolosi, diversi però da quelli autorizzati. L’uomo racconta di essere diretto in un impianto di trattamento rifiuti in via Asiago, a Tavernola. E di essere diretto là perché l’azienda accettava anche carichi sprovvisti di formulario. Nell’estate dell’anno successivo, ferma diversi camion diretti nello stesso impianto. E contesta alle varie ditte violazioni della compilazione del Formulario di identificazione rifiuti.
È iniziata così l’indagine che, venerdì scorso, ha portato a una perquisizione a carico della Tra-Cer srl di Tavernola, dove il militari dei Carabinieri forestali e agenti dell squadra di polizia giudiziaria della Polizia stradale di Como hanno notificato un avviso di garanzia al titolare.
Le accuse
I reati ipotizzati vanno dalla gestione di rifiuti non autorizzata ai lavori eseguiti in zona tutelate dal punto di vista ambientalistico e paesaggistico; dal deturpamento di bellezze naturali, all’esecuzione di manufatti in parziale difformità a quanto autorizzato. Il fascicolo, sfociato nella perquisizione dei giorni scorsi, arriva da una lunga serie di accertamenti compiuti congiuntamente da Carabinieri e Polizia negli ultimi anni. Tra questi anche appostamenti e indagini effettuate anche con l’ausilio di un drone.
L’area dove si trova l’impianto rifiuti, molto utilizzato perché uno dei pochi con regolare autorizzazione, si trova a ridosso dei piloni dello svincolo di Como Nord dell’Autolaghi. E oltre comprendere un’area di tutela in quanto è presente un pozzo idropotabile, si trova stretta tra il Breggia e il bosco, in un’area inclusa dal Pgt di Como nella rete ecologica provinciale e in ambiti di valore paesaggistico e ambientale.
La perquisizione
Secondo l’accusa i responsabili della Tra-Cer avrebbero depositato rifiuti in aree prive di autorizzazione, perché vicine al Breggia o perché in zone tutelate, e comunque in difformità alle autorizzazioni rilasciate dalla Provincia di Como. Inoltre avrebbero effettuato interventi in zone sottoposte a vincolo senza autorizzazione ed edificato manufatti, come ad esempio tettoie o magazzini per il deposito dei rifiuti, senza le autorizzazioni del Comune di Como. E non a caso nel corso della perquisizione, firmata dal sostituto procuratore Antonia Pavan, hanno partecipato anche funzionari di Palazzo Cernezzi e addetti dell’Amministrazione Provinciale di Como.
Carabinieri e agenti della Polstrada hanno anche rilevato, nel corso di numerosi servizi di osservazione, come i rifiuti (provenienti soprattutto da lavori di demolizione) sarebbero stati accumulati spesso anche a ridosso dei piloni dello svincolo autostradale.
Nel corso della perquisizione, oltre a verificare l’attuale situazione dello stoccaggio dei rifiuti su tutta l’area, le forze di polizia hanno anche provveduto a sequestrare computer, supporti informatici, documentazione e l’elenco ufficiale degli ingressi dei camion carichi di inerti da scaricare.
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