Monumento imbrattato e questa mattina ripulito, indaga la Digos: nessun messaggio politico

Caccia ai responsabili  Secondo gli investigatori si tratterebbe di vandalismo fine a se stesso. Nella mattina di martedì

La Digos ieri mattina, appena diffusa la notizia delle scritte comparse sul Monumento dei Caduti, ha inviato i suoi uomini per verificare l’accaduto. Da quanto è stato possibile appurare, tuttavia, a deturpare uno dei simboli di Como non sarebbero stati attivisti politici ma verosimilmente dei ragazzini, intenti a riportare titoli di canzoni e – forse – qualche nome di cantante pure sbagliato. Partiamo ad esempio dalla scritta “Hitler” che parrebbe di matrice politica. Sotto però viene riportato un nome scritto tuttavia in modo confuso e poco comprensibile. Si legge bene West, mentre il nome non è chiaro. Potrebbe tuttavia trattarsi del rapper Kanye West che un anno fa era finito al centro delle polemiche per una frase che sembrava difendere proprio il dittatore per aver fatto anche cose “buone”. Insomma, la mano anonima che ha imbrattato il Monumento, potrebbe semplicemente aver sbagliato a scrivere il nome del cantante come del resto dimostrerebbero altre parole riportate con calligrafia abbastanza incerta.

Anche la sigla “N. P. T.” non avrebbe nulla di politico, ma potrebbe essere semplicemente il titolo di una canzone di Baby Gang (“No parla tanto” per esteso) un giovanissimo rapper nato a Lecco e che di nome fa Zaccaria Mouhib. Del resto il tratto confuso dei deturpamenti lo si denota anche poco dopo, con una enorme scritta “Communisti” con due emme, mentre era chiaro fin da subito come “Bat-Man e (senza accento, ndr) stato qui” non avesse matrici particolari.

Insomma, si tratterebbe un vandalismo allo stato puro, senza alcun messaggio politico, opera forse di qualche ragazzino nel corso del fine settimana. La Digos ha comunque completato il sopralluogo già in mattinata per poi tornare negli uffici della Questura.

Nelle prossime ore verranno acquisite le immagini delle telecamere presenti in zona per cercare di risalire agli autori del gesto. La speranza è infatti quella di riuscire ad arrivare fino alla casa degli imbrattatori per presentare loro il conto di quanto accaduto.

Nella mattina di martedì 21 novembre il monumento è stato ripulito da tutte le scritte.

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