Rivoluzione sosta. No dei negozianti: «Allontana i clienti»

Como Esercenti critici con aumenti e novità. Ma c’è anche chi è d’accordo: «Serviva una revisione»

La maggioranza dei negozianti in centro non ha gradito la «rivoluzione» del Comune sulla sosta e sui parcheggi. Ma c’è anche una minoranza di commercianti che, al contrario, difende l’operato della giunta. All’interno della città murata parecchi negozianti, compreso uno zoccolo duro di sostenitori di Alessandro Rapinese, non nasconde un po’ di mal di pancia per gli aumenti delle tariffe per la sosta, soprattutto in centro, ma anche per i posti gialli e gli abbonamenti all’autosilo cancellati.

Più acquisti online

«L’aumento dei prezzi dei parcheggi può fare da deterrente, spingendo i clienti ad andare nei più comodi centri commerciali – spiegano Silvia Bricola e Tierry Baggi dal negozio Quintaessenza di via Ballarini – temiamo una minore affluenza e un aumento degli acquisti online. È una misura che non ci aiuta». Chi ha le vetrine in centro si lamenta per le tante auto che senza permesso parcheggiano in piena Ztl sprezzanti di multe e controlli.

«I clienti in genere si lamentano per la mancanza di parcheggi a ridosso del centro – commenta Moira Livio dal negozio Brunati di via Cinque Giornate – peraltro non sempre e buon mercato. Forse sarebbe stato preferibile cambiare le tariffe una volta aperte nuovi aree per la sosta».

Questa è la principale annotazione mossa dai commercianti, per esempio da Enrico Butti titolare del famoso omonimo negozio di scarpe. «Infatti, alcune tariffe potevano essere anche non più adeguate – spiega Paolo Tettamanti dal negozio Moglia in piazza San Fedele – ma non si può sempre partire dalla fine. Della Ticosa si parla da quarant’anni, adesso il Comune ha presentato un progetto per realizzare un grande parcheggio a raso. Un’opera anche utile, ma non così tanto complessa. Sarebbe stato meglio dare un’alternativa a clienti, cittadini e lavoratori prima di alzare le tariffe, cancellare gli abbonamenti all’autosilo di via Auguadri, tentare inutilmente di spostare gente verso l’autosilo Valmulini. Mi sarei atteso qualcosa di più intelligente. I parcheggi per una città e in particolare per un centro storico come quello di Como sono un bene molto prezioso». Debora Appiani dal negozio Salmoiraghi di via Vittorio Emanuele aggiunge: «Il parcheggio comodo è indispensabile per i clienti, che altrimenti preferiscono andare nei centri commerciali».

In teoria in futuro inserendo la targa della propria auto nelle colonnine i residenti in città pagheranno tariffe inferiori rispetto a chi viene da fuori. «È appunto quello che mi domandavo: non dovevano esserci agevolazioni per i residenti? - chiede Monica Orsenigo titolare della farmacia di via Adamo Del Pero – per ora l’aumento mi pare valido per tutti. E comunque anche per i lavoratori che arrivano dai paesi della provincia il tema del parcheggio è un problema reale. A noi hanno cancellato gli abbonamenti che avevamo all’autosilo e ancora non sappiamo come fare. Dopo le 19.30, magari d’inverno, pensare di andare in Valmulini mi pare improbabile. Quanto ai clienti, se parcheggiare non troppo lontano dalle mura diventa molto costoso preferiranno fare acquisti altrove».

Come detto però alcuni commercianti condividono quanto deciso dal Comune. «Non mi paiono grandi aumenti, le tariffe in certe zone erano bassissime – dice Gabriele Piseri dall’ottica Ghizzoni di via Vittorio Emanuele – ed è giusto togliere i vecchi abbonamenti nell’autosilo per favorire la rotazione».

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