Milano Cortina 2026 come opportunità di inclusione nello sport: il nuovo libro del primario Caronno

Inclusione Degli “All-ympic Games” per abbattere il “pre-giudizio”, la tesi di Roberto Caronno, chirurgo e appassionato di sport, diventa un volume

Le Olimpiadi invernali di Milano Cortina 2026 come occasione di inclusione sportiva. “All-ympic Games. Olimpiadi invernali 2026: un’opportunità di sport inclusivo” è il titolo del nuovo libro di Roberto Caronno, primario di Chirurgia Generale indirizzo Toraco-Vascolare all’Ospedale Sant’Anna di Como, nel tempo libero maratoneta e grande amante dello sport.

Pochi anni fa, spinto dalla passione sportiva (Caronno è anche formatore della Formazione Olimpica del Coni e Vice Presidente Panathlon Club Varese), il primario ha conseguito una seconda laurea in Scienze e Tecniche dello Sport. Ed è proprio dalla sua tesi di laurea che è scaturita l’idea alla base del libro: i Giochi come opportunità per favorire l’inclusione nella disabilità sportiva.

«L’idea alla base è semplice e di buon senso - spiega Caronno - e si evince già dal titolo del libro: All-ympic Games. La parola All, che tradotto in italiano significa “tutto”, esprime proprio il progetto che spiego nel mio libro: unire nello stesso arco temporale tutte le competizioni olimpiche e paralimpiche, non solo per realizzare l’inclusione degli atleti che gareggiano con disabilità che si troverebbero a condividere tutti insieme il medesimo Villaggio Olimpico, ma anche per garantire alle loro performances la stessa visibilità di quelle olimpiche».

Il libro «non ha certo l’ambizione risolvere le problematiche dell’inclusività - conclude Caronno - ma vuole proporre nuove e moderne prospettive di inclusione verso l’abbattimento di quel muro che si chiama “pre-giudizio”. Lo sport rappresenta una leva importante e le Olimpiadi possono fornire una grande opportunità».

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