Roulotte, pullman e auto: lunedì da incubo in Regina

Il caso Mattinata “bollente”, 40 minuti da Lenno al rettilineo delle Camogge. La Navigazione ha prolungato lo stop agli aliscafi per i tronchi nel lago

Viste le premesse c’è da aspettarsi una seconda metà di luglio bollente non solo sul fronte del meteo (30,8 gradi la temperatura registrata ieri pomeriggio alla stazione meteo di Lenno), ma anche su quello - sempre sensibile - del traffico.

Dalla tarda mattinata lungo i quattro chilometri scarsi tra Colonno e Lenno si sono viste code e tempi d’attesa che hanno riportato le lancette indietro di qualche mese e precisamente all’inizio della primavera, con tempi di percorrenza dilatati - anche 40 minuti da Lenno al rettilineo delle Camogge - e pullman turistici e roulotte impegnati a districarsi non solo nelle strettoie, ma anche all’inizio del rettilineo tra Isola di Ossuccio e Campo di Lenno, noto come “la Milanesa”.

Una grossa buca

Qui più di un lettore ci ha segnato una grossa buca ai margini della sede stradale - lato Villa Balbiano - che sul lungo periodo potrebbe creare più di un problema al tracciato della Regina, ma anche ai mezzi (pesanti e non) che passano a filo. Si tratta di una vicenda più volte segnalata - anche via social -, ma che sinora non ha visto soluzione. Peraltro il tratto che corre accanto a Villa Balbiano risulta quasi in toto sprovvisto di protezioni laterali o perché divelte o perché assenti. Fondamentale dunque che, nel groviglio di competenze, si intervenga al più presto.

Tornando alla difficile mattinata della Regina - tra le 11 e le 13 si è toccato il picco delle code -, ancora una volta il passaggio verso nord dei pullman turistici è risultato determinante anche per la viabilità in direzione opposta. Ai bus turistici si sono aggiunte un buon numero di roulotte con targhe straniere - a conferma che l’esodo estivo è entrato nella fase clou - e così a diverse auto con targhe tedesche, francesi, ma anche svizzere e belghe. Determinante la presenza dei movieri così come della Polstrada di Tremezzina e della polizia locale. Più di un osservatore ha fatto notare che a ordinanza Anas ancora in essere ieri la situazione viabilistica è risultata comunque difficile.

Per questo si guarda con una certa apprensione all’udienza del 24 luglio al Tar in cui “Sistema Trasporti” (al suo fianco altri quattro soggetti) cercherà di far annullare il provvedimento targato Anas, che per contro si presenterà al cospetto del Tar con 42 Comuni al suo fianco.

Corse rapide ancora ferme

Nel contempo ieri la Navigazione lago di Como ha prolungato lo stop alle corse rapide (aliscafi e catamarani) da e per il capoluogo «fino a nuovo avviso», a causa (ormai da lunedì 8 luglio) della «presenza di un’ingente quantità di detriti nel lago».

Il management della NaviComo, con il direttore Nicola Oteri e il direttore amministrativo R oberto Turchetti, anche ieri ha valutato a lungo la situazione per far sì che potesse arrivare l’atteso via libera alle corse degli aliscafi a partire da questa mattina. In realtà le condizioni del lago non tanto nel primo bacino (a ridosso del capoluogo) bensì nel tratto tra Brienno e Cernobbio non consentono ancora ai mezzi rapidi di navigare in piena sicurezza.

Da qui il nuovo stop almeno sino al primo pomeriggio di oggi. L’ipotesi in campo - ricordando la possibilità per gli abbonati della NaviComo di utilizzare gratuitamente i bus di Asf - è di far ripartire gli aliscafi dalle corsa delle 18.35 di oggi da Como. A metà pomeriggio se ne saprà di più.

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