Ancora un quartiere senza il medico di base: proteste a Sagnino

Como Dopo la scomparsa del dottor Sbarbaro è stato attivato temporaneamente un ambulatorio a Maslianico. Poi il trasferimento dei pazienti in altre sedi

Sagnino perde il suo medico di famiglia. Dopo la scomparsa prematura del dottor Pietro Sbarbaro e l’attivazione temporanea di un ambulatorio a Maslianico, ora la decisione è di trasferire tutti i pazienti del medico presso altri ambulatori che hanno dato la loro disponibilità. Il fatto è che numerosi cittadini residenti nella frazione a nord della città si sono lamentati per la mancanza di un medico disponibile nelle vicinanze.

Il lutto

A metà novembre è venuto improvvisamente a mancare lo storico medico di Sagnino, Pietro Sbarbaro. Asst Lariana aveva subito attivato un ambulatorio temporaneo, ma da domenica primo dicembre questo servizio viene chiuso perché diversi medici della città hanno dato disponibilità a prendere in carico anche gli assistiti del dottor Sbarbaro. È possibile fare il cambio sul sito servizionline-asst-lariana.it, sul fascicolo elettronico, o andando agli uffici di scelta e revoca o ancora in farmacia. Nello specifico i medici con dei posti liberi sono: Gagliano, Iaria, Spigapiena, Cacciapuoti, Petruni, Zaccariello, Guanziroli, Gabriele, De Michele, Galati, Parenti e Butti.

E però i residenti di Sagnino, soprattutto i più anziani, fanno notare, non senza una vena polemica, che si tratta sempre di medici con ambulatori distanti. Il dottor Sbarbaro riceveva in via San Giacomo, ora bisogna spostarsi ad Albate, in centro in via Torriani, in via Leoni, in via Milano o in via Teresa Ciceri. In certi casi bisogna fare anche una ventina di minuti in macchina. Fa eccezione la dottoressa Nicoletta Parente che riceve anche in via Bellinzona, ma potrà assorbire solo una minima parte dell’utenza. A Sagnino visita in via Pio XI il dottore Vassilios Zimiaris, avendo già tanti pazienti però il medico non ha dato disponibilità ad accoglierne altri. Non è previsto l’arrivo di un sostituto per prendere il posto del dottor Sbarbaro. Non ci sono giovani medici che intendono trasferirsi nel quartiere. L’Asst Lariana non può obbligare dei dottori libero professionisti ad aprire lo studio medico in una particolare zona della città.

Aree scoperte

E così succede che all’interno del capoluogo, come nelle più lontane periferie della provincia, aumentino le aree scoperte. È ben servito il centro, ma non ci sono posti liberi a Prestino, resiste un medico in quartieri come Lora e Tavernola. La stessa cosa è accaduta a Rebbio, dove dopo il pensionamento del dottor Severino Rossetti per il popoloso quartiere è rimasto solo il dottor Paolo Iaria. Peraltro anche lui intenzionato a fare le valigie perché è rimasto senza ambulatorio, ad oggi resta ospite nei locali assegnati alla cooperativa Il Seme.

Che i medici di famiglia, sempre meno e sempre meno giovani, non si trovino più proprio sotto casa è ormai quasi ovunque un dato di fatto. Certo per la popolazione più fragili che ha difficoltà a spostarsi viene meno un presidio importante. «È una perdita importante per la comunità e per il territorio di Sagnino - spiega Vittorio Mottola, ex consigliere spesso pronto ad attivarsi per la frazione – non possiamo stare a lungo senza medico di famiglia. Confidavamo nell’assegnazione di un nuovo sostituto. In alternativa proveremo a raccogliere le firme nel tentativo di trovare una soluzione migliore».

© RIPRODUZIONE RISERVATA