Salute mentale, niente posti per i minori: «Mio figlio otto giorni in Pronto soccorso»

Sanità Il ragazzo, 16 anni, ha problemi di aggressività. La madre: «Parcheggiati in una saletta». Il Sant’Anna: «Attendiamo disponibilità». Solo ieri sera lo spostamento provvisorio in Pediatria

Como

Salute mentale, mancano i posti letto per i minorenni. Da otto giorni un ragazzino di 16 anni aspetta in Pronto soccorso al Sant’Anna una sistemazione. In una saletta per l’osservazione, con un bagnetto senza doccia, niente televisione, il giovane è costantemente accudito dai suoi genitori, che però, superata la settimana di attesa, iniziano a sentire la fatica di una storia già complicata.

Per problemi psichiatrici il giovane era stato accolto da una comunità in provincia, salvo provare a tornare a casa con una terapia che avrebbe dovuto stabilizzare le sue condizioni. Invece a fronte di episodi di aggressività alla famiglia non è rimasto che chiamare l’ambulanza, non potendo gestire a domicilio il bisogno di cura. «Siamo qui da giovedì scorso – racconta la mamma, di cui omettiamo il nome a tutela del minore – non ce la facciamo più. La Psichiatria non ha letti, ma comunque è un reparto per adulti e non è adatto. In Pediatria sarebbe difficile assistere e controllare nostro figlio. Però abbiamo bisogno di una soluzione. Ci dicono che anche nel resto della Lombardia non c’è posto per giovani con problemi del genere, i reparti dedicati sono insufficienti per numero. Forse a Pavia, siamo in attesa di una risposta».

Esasperati

La precedente comunità protetta che il ragazzino frequentava non ha più posto e fatica ad accogliere casi così complicati. In una seconda struttura c’è una lista d’attesa lunga mesi. Una terza comunità potrebbe in solvenza, ma ci sono da pagare diverse migliaia di euro.

«I pediatri del Sant’Anna sono stati gentilissimi, ci dicono di non mollare – racconta la mamma – Il fatto è che mancano posti letto ospedalieri per la salute mentale dei minori». Un tema già sollevato dall’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza a livello regionale e nazionale. «Secondo la Società di neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza in media sei minorenni su dieci vengono ricoverati in reparti inappropriati – così si legge in una nota dell’Autorità italiana - tra cui quelli per gli adulti. È da anni che il garante richiede particolare attenzione affinché si eviti che ragazzi di minore età con disturbo psichiatrico si trovino ricoverati in reparti di psichiatria inadatti». La famiglia ha già chiesto aiuto agli enti pubblici e alle associazione che operano in campo sanitario.

La nota di Asst Lariana

«Il paziente deve essere ricoverato in un reparto di Neuropsichiatria di cui l’ospedale non dispone – spiega l’Asst Lariana in una nota - è stata avviata subito la ricerca di un posto letto nelle strutture accreditate presenti in Lombardia e si è in attesa della disponibilità per l’autorizzazione al trasferimento. Stante il grave disagio comportamentale rilevato, il paziente è stato ricoverato all’interno di una stanza singola, a lui dedicata in via esclusiva, nel Pronto Soccorso e le sue condizioni sono costantemente monitorate dal personale medico ed infermieristico. In attesa del ricovero, gli specialisti della Neuropsichiatria hanno già avviato la rimodulazione della terapia farmacologica». Ieri in serata una piccola novità positiva: il ragazzo è stato spostato in Pediatria poiché si è liberato un posto ed è stata creata un’area idonea. Nella speranza che possa presto essere accolto in una struttura specializzata.

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