Sanità in crisi, manca un medico di famiglia su tre

La denuncia Nessuno peggio di Como. In tutta la Lombardia nell’ultimo bando coperti solo 86 posti su un totale 1435

Carenza medici di famiglia, il Comasco il territorio più in crisi. Con il consueto bando regionale pubblicato nella speranza di trovare nuovi camici bianchi emerge il dato critico relativo al vuoto che si è venuto a creare nella categoria. Nel territorio dell’Asst Lariana mancano 109 medici di famiglia, su circa 300 posti complessivi per fare fronte con un rapporto corretto alla popolazione da assistere. Scorrendo gli elenchi delle altre varie Asst lombarde solo il territorio di Melegnano e della Martesana è messo peggio, con 117 medici mancanti. Questa area del milanese copre però circa 100mila cittadini in più da curare. Per avere altri termini di paragone nell’Asst di Lecco mancano 17 medici, nell’Asst Sette Laghi di Varese 50, in Brianza 97.

Dall’ultima tornata di assunzioni aperta ad aprile la Lariana è riuscita ad assumere otto nuovi medici di famiglia, la Sette Laghi dieci, Lecco cinque, tutte le province faticano a colmare il fabbisogno. Ora la speranza è trovare giovani specializzandi.

In generale in Lombardia in primavera mancano 1.435 medici di medicina generale e le varie chiamate sono riuscite a coprire 86 buchi. Un numero insufficiente a coprire chi va in pensione: secondo gli Ordini professionali per ancora quattro o cinque anni la curva non cambierà verso. Oggi in Lombardia ogni medico assiste 1.589 pazienti, è il rapporto più elevato di tutta Italia. Resta un vuoto imponente anche tra le guardie mediche.

Ieri il Pd in Regione ha sottolineato questo vuoto, secondo il consigliere regionale Angelo Orsenigo sono circa 160mila i comaschi senza medico di famiglia. Per contro l’Asst garantisce che nessun paziente è lasciato senza riferimento, per esempio grazie agli ambulatori di medicina temporanei e le case di comunità.

Il tallone d’Achille

La carenza di personale è un tallone d’Achille della nostra sanità anche tra infermieri e specialisti. Mancano infermieri di famiglia per attivare i nuovi servizi domiciliari, i bandi si susseguono. Quanto agli specialisti, al netto della recente mancanza di ortopedici che ha costretto l’Asst Lariana a chiedere aiuto per i casi non urgenti all’ospedale di Varese e al Gaetano Pini, gli organici sono ridotti in tanti reparti. Se si vanno a guardare i risultati ottenuti dall’Asst Lariana nel 2023 circa l’abbattimento delle liste d’attesa, diversi obiettivi mancati sono dovuti alla carenza di personale.

Liste d'attesa, target mancati

Spiega Asst: «Per la prima visita dermatologica (meno 1562 prestazioni rispetto all’obiettivo) la cronica carenza di personale medico non ha permesso di soddisfare il target. Per la diagnostica ecografica del capo e del collo (meno 339) nel corso del 2023 si è registrata una riduzione di tre unità di radiologi che ha inficiato l’erogazione dei volumi richiesti. Per l’elettrocardiogrammadinamico (154) nel 2023 la Cardiologia ha visto la riduzione di personale medico afferente alla specialistica ambulatoriale, figura professionale prioritariamente deputata all’erogazione di questa prestazione. Per l’ecocolordoppler dei tronchi sovraortici il mancato raggiungimento del target (meno 598) è da attribuire alla quiescenza avvenuta in corso d’anno di un medico interamente dedicato».

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