
Cronaca / Como città
Sabato 08 Marzo 2025
Sanità, il Pnrr rinnova ma non risolve. Ci sono 52 milioni, manca il personale
Salute Pioggia di contributi sul territorio per adeguamenti strutturali e rinnovo tecnologico. Restano i nodi legati alla mancanza di medici e infermieri. Il rischio di creare “scatole vuote”
Tramite Pnrr per rivoluzionare la nostra sanità sono arrivati 52,9 milioni di euro.
Dal 2019 alla fine del 2023 per la missione salute grazie al piano nazionale di ripresa sono piovuti a Como e provincia una pioggia di milioni, con il contributo della Regione e dell’Asst Lariana. La scadenza per realizzare quanto programmato entro il 2026 è ormai vicina.
Si tratta in maggior parte di fondi per riqualificare le mura di presidi datati, vecchi, così da costruire nuove case e ospedali di comunità. In via Napoleona verso l’estate si attende l’inaugurazione di 20 nuovi posti letto per malati cronici, 3,5 milioni spesi sul progetto. Mentre 1,4 milioni è il costo della riqualificazione nel monoblocco per inaugurare la casa di comunità già in funzione.
Apparecchiature e macchinari
In provincia nei presidi di Cantù e Mariano Comense tra riqualificazioni e adeguamenti sono stati spesi la maggioranza dei fondi, come pure nei più piccoli ambulatori, dovendo attivare i centri sanitari immaginati nell’ultima riforma. Molte voci dal mondo della sanità, anche locale, si sono levate per sottolineare come parte di questi nuovi servizi non siano ancora davvero partiti in mancanza di personale, infermieri e specialisti. Del resto i medici di famiglia nelle case di comunità non vogliono entrare, salvo prestare aiuto per progetti e collaborazioni. Mancano nuovi giovani medici e il rischio, secondo i detrattori, è aver confezionato delle «scatole vuote». È vero però che molte di queste scatole senza manutenzioni e interventi facevano già intravedere grosse crepe. Occorre inoltre pensare che una parte non secondaria dei fondi del Pnrr riguarda apparecchiature e macchinari. L’ospedale Sant’Anna con il Pnrr sta rinnovando la strumentazione per la diagnosi: 2,1 milioni spesi per nuovi acceleratori lineari, 1,3 per la risonanza, 2,3 per il parco tecnologico e ancora Pet, Tac e mammografi. Anche agli ospedali di Cantù e Menaggio sono stati assegnati nuovi macchinari. Infine c’è un investimento sulla formazione del persone e 7,2 milioni di euro per realizzare una nuova cartella clinica, più in generale una dotazione informatica all’altezza. «I fondi del Pnrr hanno rappresentato una grande opportunità per ammodernare il sistema sanitario - osserva il direttore amministrativo di Asst Lariana, Giacomo Boscagli - di contro hanno comportato una mole di pratiche amministrative e di cantieri che stanno stressando gli uffici. Ad oggi come Asst Lariana, con grande sforzo da parte del personale, le scadenze sono tutte rispettate e contiamo di proseguire su questa linea». Quanto alla mancanza ormai cronica di medici, infermieri e operatori? «Ci auguriamo - aggiunge il direttore amministrativo su un tema a lui caro - siano presto introdotte nuove modalità per le assunzioni».
Le altre province
Infine un confronto, visto che il portale openpnrr.it pubblica tutti gli investimenti fatti non solo nella nostra provincia. Nel panorama regionale Como come fondi ottenuti sulla sanità risulta quartultima. Davanti a Lecco, Sondrio, Lodi, ma dietro a Cremona, Mantova, ben distante da Varese o da Monza che sempre solo per la sanità hanno raccolto rispettivamente 132,7 milioni e 83 milioni di euro. In testa Milano (853 milioni), poi Brescia (261).
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