Sanità, pioggia di fondi: altri 2,5 milioni ad Asst. In un anno sono quasi 25

Ospedali Stanziati dalla Regione dopo quelli del Pnrr - Serviranno per acquistare nuove apparecchiature - La tranche più grossa, 757 mila euro, al Sant’Anna

Altri due milioni e mezzo per gli ospedali pubblici lariani, nel 2024 grazie al Pnrr sono piovuti quasi 25 milioni per rinnovare la sanità locale.

Questa estate la Regione ha finanziato ulteriori investimenti destinati alle aziende ospedaliere, all’Asst Lariana sono stati riconosciuti esattamente 2.471.700 euro per acquistare nuove apparecchiature di supporto alla diagnosi, alla chirurgia e più in generale alle cure.

A cosa serviranno

La parte maggiore, un milione e 757mila euro, va al Sant’Anna, il principale ospedale provinciale ha chiesto e ottenuto 965mila euro per rinnovare le attrezzature di endoscopia, anestesia, laparoscopia, ma anche le incubatrici del reparto nascite. Più di mezzo milione, 543mila euro, verrà impiegato per comprare microscopi da installare in sala operatoria, laser e supporti per l’encefalogramma, invece 248mila euro verranno utilizzati per la diagnosi, dunque ecografi e elettromiografi.

Con questi fondi regionali entro fine anno l’ospedale di comunità per le cure non urgenti, oggi in fase di costruzione in via Napoleona, verrà dotato di letti elettrici, per gli ambulatori del monoblocco il finanziamento conta altri 98mila euro.

Alle altre case di comunità vanno 352mila euro, al Sant’Antonio Abate 66mila euro, mentre ai servizi presenti sul territorio oltre 150mila euro. In totale il finanziamento regionale destinato a pioggia agli ospedali pubblici lombardi ammonta a 76 milioni.

Queste risorse sono però soltanto l’ultimo piccolo tassello di un’imponente mole di finanziamenti, infatti nel 2024 tramite Pnrr all’Asst Lariana sono già stati destinati ben 24 milioni di euro. Per il solo Sant’Anna sono stati stanziati più di 11 milioni e mezzo di euro per rinnovare strumenti come Tac, risonanze, ecotomografi, angiografi o mammografi. Al Sant’Antonio Abate di Cantù sono stati assegnati 1,1 milioni di euro, 415mila al monoblocco di via Napoleona, 695mila all’ospedale di Menaggio, 244mila al presidio di Mariano Comense. Sono stati erogati fondi ingenti, sette milioni, per la nuova cartella clinica elettronica, altre risorse devono garantire ai sistemi informatici maggiore sicurezza e affidabilità. Nel computo non sono calcolate le altre precedenti risorse finanziate sempre tramite Pnrr per realizzare case e ospedali di comunità. È un bacino di fondi, tra crisi e spending review, che da tempo la sanità locale non vedeva.

«Ora i medici»

«Bene, anzi ottimo – commenta Gianluigi Spata, presidente dell’Ordine dei medici di Como – ora però servono risorse per assumere e trattenere i medici capaci di utilizzare questa nuova strumentazione. Incentivi economici al personale già in forze e maggiori leve per attrarre i giovani. Altrimenti il privato e il vicino confine elvetico continueranno a drenare le nostre risorse umane. Servono cifre competitive. Progetti e opportunità con l’attuale direzione dell’Asst Lariana non mancano, c’è spazio per lavorare bene, quel che serve sono i professionisti sanitari».

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