La sanità pubblica chiede aiuto
Pronti altri 2,5 milioni per i privati

Salute Ats Insubria pubblica un ulteriore bando per risolvere il problema delle liste d’attesa - Tra le prestazioni più necessarie, cataratte, mammografie ed ecodoppler dei tronchi sovraortici

Altri due milioni e mezzo per accorciare le liste d’attesa. Come disposto dalla Regione, Ats Insubria ha pubblicato un ulteriore bando per chiamare a raccolta la sanità locale privata accreditata così da erogare un maggior numero di esami e visite utili a ridurre le lunghe attese negli ospedali.

Nell’elenco delle prestazioni che hanno calamitato più finanziamenti, in ragione delle maggiori criticità, rientrano per esempio l’intervento alla cataratta (328mila euro), le prime visite oculistiche (204mila euro), l’eco color doppler dei tronchi sovraortici (166mila), oppure la mammografia bilaterale (142mila). Enti come Valduce, Cof e Villa Aprica potranno quindi rispondere secondo volontà e possibilità entro fine settembre e offrire i servizi pattuiti alla cittadinanza lombarda entro fine anno.

Questa misura segue lo sforzo aggiuntivo chiesto nei mesi scorsi per il 2024 a medici e infermieri del settore pubblico. In totale la Regione ha stimato in 61 milioni di euro i fondi occorrenti a livello lombardo per accorciare i tempi d’attesa. Questo nuovo bando per i privati accreditati conta 23 milioni e mezzo per tutte le Ats e come detto per la nostra esattamente 2 milioni e 449mila euro.

Il problema delle liste d’attesa è complesso e persiste non solo nel nostro territorio da diversi anni, La pandemia ha certo aggravato il quadro. Sempre più cittadini fanno ricorso alla sanità privata pagando di tasca propria. Soprattutto per alcune specialità mediche che contano troppo pochi specialisti rimasti in forze al sistema sanitario.

Resta per tutti il diritto di ottenere entro i tempi della ricetta medica un posto non oltre i confini della propria Ats di residenza, ma non è sempre facile trovare un appuntamento libero in tempi ragionevoli e presso strutture non troppo distanti.

«Entro il 24 settembre saranno pubblicati gli esiti delle istruttorie e tutti gli erogatori privati dovranno garantire la visualizzazione delle agende attraverso la rete regionale di prenotazione – spiega la Regione - dal primo ottobre 2024, al fine di consentire l’avvio delle prenotazioni da parte degli utenti. Le prestazioni dovranno essere erogate entro il 31 dicembre 2024 sulla base delle tariffe previste da Regione Lombardia».

L’assessore regionale al Welfare Guido Bertolaso ha promosso questo intervento come un rinnovato impegno per migliorare lo stato di salute della nostra sanità. Di contro il Pd ha bollato questa misura come una ennesima iniezione di denaro a favore dei privati che non scioglie il nodo delle liste d’attesa. Si attende ancora del resto la creazione di un centro unico di prenotazione, molte volte promesso e rinviato, che comprenda davvero tutte le agende di tutti gli enti pubblici e privati.

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