Sant’Anna, ortopedia verso la chiusura. La salvano i medici a gettone

Disastro sanità Contratto con una società privata per curare i pazienti gravi. Bisogna «scongiurare l’interruzione di pubblico servizio»

Mancano i medici: Asst costretta a chiamare di corsa una società privata per trovare ortopedici ed evitare «l’interruzione di pubblico servizio». La procedura è stata decisa e portata a termine in pochissimi giorni, perché l’ospedale Sant’Anna rischiava di non poter più curare i pazienti gravi a San Fermo, dopo aver già deciso di dirottare i casi non urgenti al Gaetano Pini di Milano e all’ospedale di Circolo di Varese.

Con una delibera firmata poche ore fa, Asst Lariana ha assegnato dal corrente mese alla società Gap Med il servizio di assistenza medica ortopedica per l’emergenza urgenza nell’ospedale Sant’Anna. «Il susseguirsi di una serie di eventi, tra i quali la dimissione di tre dirigenti medici specialisti e di due dirigenti medici specializzandi – così si legge - nonché il congedo parentale improvviso di due dirigenti medici, ha gradualmente ridotto l’organico del reparto di Ortopedia e Traumatologia, rendendone impossibile la piena operatività e mettendo a rischio il corretto funzionamento del Pronto soccorso».

Tentativi andati a vuoto

L’anno scorso un primo bando per assumere sei specialisti è andato deserto, ad un secondo avviso hanno risposto dieci ortopedici, ma solo due specializzandi sono entrati in servizio. E la richiesta di convenzione inviata alle altre Asst lombarde non ha dato frutti, così come hanno portato risultati scarsi per non dire nulli le selezioni di liberi professionisti effettuate dall’Asst Lariana in autonomia e dal Gaetano Pini.

Dopo aver tentato queste «azioni organizzative» per garantire «la copertura dei turni e la conseguente piena operatività del servizio», l’ex azienda ospedaliera mette nero su bianco che si è vista costretta ad attivare «una procedura per l’affidamento diretto del servizio» a una società esterna. Peraltro in una situazione in cui il primario - pur già individuato - non è ancora in servizio e arriverà solo il primo settembre perché si tratta di un docente dell’Università dell’Insubria, Michele Francesco Surace, e «l’ateneo non ha autorizzato il convenzionamento prima di tale data».

La speranza è che da agosto insieme al primario vengano assunti sette ortopedici, di cui tre specializzandi, così da superare le attuali difficoltà. In caso contrario l’accordo con la società Gap Med per i medici a gettone - al momento prevista per un mese - dovrà essere prorogato.

La mossa per evitare lo stop

«Si è proceduto a richiedere al direttore regionale Welfare, l’autorizzazione ad attivare con urgenza una procedura per l’affidamento diretto del servizio di assistenza medica ortopedica di emergenza urgenza nell’ospedale di San Fermo, informando contestualmente il Prefetto di Como».

Ne è seguito quindi l’affidamento a Gap Med, una realtà che era già attiva al Pronto soccorso di Menaggio. La società è stata l’unica a presentare un’offerta, con uno sconto minimo rispetto alla cifra a base d’asta (garantirà ortopedici per un totale di 468 ore e altrettante ore di reperibilità incassando 58.032 euro a fronte di una base d’asta che era di 58.660 euro). Anche ospedali come il Valduce o il Manzoni di Lecco hanno fatto ricorso a questo genere di cooperative, mai prima d’ora era successo al Sant’Anna. Evidentemente il problema della carenza di personale ora è esploso anche qui.

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