Sant’Anna, parcheggio già obsoleto. Servono 200 posti in più

Ospedale Asst Lariana bussa in Regione, l’obiettivo è ampliare gli spazi per la sosta visto che gli attuali non bastano

Un nuovo parcheggio al Sant’Anna, servono almeno 200 posti. L’Asst Lariana ha redatto diverse ipotesi per realizzare una nuova area parcheggio, un autosilo o un piazzale per rispondere alle crescenti esigenze dei dipendenti e dei pazienti. Gli studi verranno presentati alla Regione e al concessionario che all’epoca ha costruito l’ospedale entro fine anno. Più complesso invece immaginare un allargamento dei reparti e delle strutture sanitarie, norme alla mano è in corso una valutazione di tipo giuridico sui passi che è possibile o meno fare.

«Abbiamo preparato varie soluzioni – spiega Luca Stucchi, il direttore generale dell’Asst Lariana – dei progetti di diverso tipo che possano tutti stare in piedi, ma non parliamo certo di pochi posti auto. I numeri ci sono, le scelte sono state predisposte sulla base dello studio dei flussi in arrivo all’ospedale. Contiamo entro fine anno di condividere queste ipotesi. Certo la risposta definitiva, superati appalti e lavori, non sarà a breve termine, ci vorrà tempo, ma è un’esigenza reale che vogliamo risolvere».

Il nodo degli investimenti

Quale sarà nel dettaglio il progetto sul quale puntare è una scelta che dipende, spiega sempre Stucchi, da diversi fattori. Per esempio dal peso economico, occorre capire se l’investimento verrà sostenuto anche dal concessionario che aveva costruito il nuovo ospedale inaugurato nel 2010. Comunque ad oggi i due autosili sono spesso al completo, per i sanitari è difficile trovare un posto libero. Tutta l’area di sosta peraltro è all’interno dei confini del Comune di San Fermo della Battaglia, che incassa tutti gli utili e che non fa pagare le tariffe ai propri concittadini, chiedendo invece conto agli altri pazienti e ai dipendenti.

Il posteggio dei primari

Sul punto da anni tanti attori chiedono di rivedere l’accordo di programma che regolava la concessione originaria. I nuovi 200 stalli però potrebbero essere realizzati su terreni che ricadono a Montano Lucino, dal lato del parcheggio a raso oggi destinato ai primari. Resta però l’interrogativo delle vasche di laminazione che nel 2025 dovrebbero sanare i problemi che la piana ha con le acque, all’interno del progetto regionale per la messa in sicurezza del Seveso.

Il nuovo Sant’Anna ha comunque bisogno di altri spazi. Reparti, posti letto, emergenza urgenza, servono più metri quadri per rispondere ai crescenti bisogni di cura. Sono iniziati i lavori per ampliare la Psichiatria entro fine anno, anche il Pronto soccorso deve allargarsi grazie a un cantiere che durerà 365 giorni. «Ingrandire il Sant’Anna è un nostro proposito – spiega sempre Stucchi – ed è un obiettivo in parte collegato al nuovo parcheggio. Si tratta però di una partita più complicata. È in corso una valutazione di tipo giuridico, dobbiamo capire cosa è possibile fare sulla base del codice degli appalti e del contratto di concessione siglato all’epoca della costruzione».

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