Sant’Anna e Valduce pronte a far nascere il primo “ospedale virtuale”

Salute L’anno prossimo si vuole realizzare un progetto per seguire a casa cinquecento pazienti: «Basta accessi impropri in Pronto soccorso»

L’anno prossimo nascerà a Como un “ospedale virtuale”. Una ventina di specialisti e infermieri dell’Asst Lariana e del Valduce, in collaborazione con i medici di famiglia, seguiranno online a casa 500 pazienti sette giorni su sette. Motore Sanità, agenzia che organizza eventi e convegni che hanno come oggetto il servizio sanitario, ha presentato ai due ospedali un progetto per costruire un nuovo servizio di telemedicina.

Sinergia tra ospedali

Il nuovo corso della direzione dell’Asst Lariana ha portato ad una maggiore sinergia con il Valduce, dunque l’idea è utilizzare insieme alcuni spazi da ristrutturare interni all’ex ospedale di via Napoleona. Servono circa mille metri quadrati per ospitare da sei a otto specialisti e da sei a otto infermieri affiancati da una squadra di ingegneri e tecnici informatici per raggiungere inizialmente un bacino di circa 500 cittadini.

Di fatto questi pazienti non andranno fisicamente in via Napoleona, ma verranno seguiti tramite computer. Con visite, controlli e consulenze da remoto. «È un modo per risparmiare – spiega Claudio Zanon, direttore scientifico di Motore Sanità ed ex direttore sanitario del Valduce – evitare che i malati accedano impropriamente in Pronto soccorso, prevenendo prima i bisogni di cura e le urgenze. Dopo il Covid questo è un obiettivo che è emerso chiaramente. Abbiamo già incontrato con soddisfazione la procuratrice del Valduce Mariella Enoc e il direttore generale dell’Asst Lariana Luca Stucchi. Vorremmo lavorare accanto ai medici di famiglia. L’intenzione è realizzare un servizio di telemedicina in funzione tutta la settimana, volendo anche sulle 24 ore. L’orizzonte temporale guarda già al 2025».

L’esempio statunitense

Un primo esperimento di ospedale virtuale è stato annunciato domenica da Motore Sanità a Viareggio, il modello è lo stesso. Così secondo Motore Sanità il sistema sanitario toscano genererà un risparmio pari a 211 milioni di euro, tutti soldi non spesi per ricoveri evitabili. Nel caso specifico però alle spalle c’è l’investimento ingente di un ospedale privato. «Su Como il proponente è proprio Motore Sanità – spiega Zanon – e una cordata di enti e investitori che ci sostiene. L’investimento verrà fatto anche grazie alla società informatica che vorrà fornire la piattaforma per la telemedicina. In generale non chiediamo come agenzia dei soldi al pubblico, anzi vorremmo far risparmiare il sistema sanitario. Un letto occupato in ospedale infatti costa 500 euro al giorno, 15mila euro al mese, somme a noi sufficienti per gestire molti pazienti con i canali online. Quel che chiediamo è l’accreditamento alla Regione così da far rientrare i conti direttamente tramite il servizio offerto». Se gli infermieri possono lavorare in libera professione per un ente accreditato, come pure gli specialisti del Valduce, per l’impiego dei medici dell’Asst Lariana occorre trovare una soluzione alla quale si lavora insieme al governo.

Motore Sanità si ispira al Mercy virtual hospital, un centro statunitense di Chesterfield dove lavorano 330 medici e infermieri che da remoto gestiscono circa 2.400 pazienti.

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