Sant’Anna, zero posti per Tac e risonanza. E prenotare un esame è impossibile

La denuncia Asst Lariana assente dalle agende regionali. Per la risonanza primi posti a Varese e Lecco nel 2024. Meglio per la tomografia: al Valduce si fissa a giugno

Impossibile trovare un posto per fare una risonanza, le agende della maggioranza degli ospedali non sono consultabili nemmeno per la Tac. Una delle denunce più ricorrenti sollevate dai cittadini e dai lettori riguarda la difficoltà di prenotare le prestazioni sanitarie, visite ed esami. Dunque armati di ricetta medica abbiamo provato a prendere un appuntamento per due comuni approfondimenti radiologici.

Per una risonanza magnetica all’addome, con e senza contrasto, senza particolari urgenze da fare entro sessanta giorni, la risposta fornita dal fascicolo sanitario nel raggio di Como e provincia è la seguente: «Non abbiamo trovato un appuntamento disponibile, riprova, le aziende mettono a disposizione nuove date ogni giorno». Per la risonanza, in particolare, questa difficoltà esiste da mesi, non da giorni. Sul portale regionale non è possibile consultare nemmeno la disponibilità futura, i primi appuntamenti liberi in agenda. Chiamato il centralino l’operatore offre la stessa identica risposta. In provincia di Varese e in provincia di Lecco si trova posto, ma dall’inizio del 2024.

Visite impossibili

Va un po’ meglio per la Tac. Con una ricetta medica simile alla precedente il fascicolo sanitario propone diversi appuntamenti al Valduce a partire da giugno e luglio, l’unica alternativa è il centro Alliance di Bregnano. Attenzione perché online capita a volte che la disponibilità scompaia all’atto della conferma, al Valduce invece fatta la prova il posto c’è davvero. Al telefono l’operatore vede anche un buco, uno solo, a Villa Aprica, già ad aprile. Non figurano mai invece i presidi dell’Asst Lariana.

L’ospedale di riferimento della nostra provincia, il Sant’Anna, non è presente negli elenchi, nemmeno tramite call center. Proprio l’Asst Lariana ha fatto sapere di avere ormai spostato tutte le sue agende sui canali regionali, numero verde e fascicolo elettronico. Non ha quindi più senso, in teoria, presentarsi di persona agli sportelli. Ciò nonostante tante persone lo fanno e si sentono rispondere che non si possono consultare le disponibilità per i prossimi mesi. E così però prenotare una visita diventa praticamente impossibile. Il sistema risulta di fatto chiuso. Ieri chiesta una spiegazione alla Regione come all’Asst Lariana non è stato possibile ricevere una risposta.

Criteri poco chiari

Sentiti alcuni medici di medicina generale evidenziano la stessa criticità. Anche per altri esami, per esempio la colonscopia o i controlli dermatologici. Gli assistiti che bussano alla porta degli ospedali si sentono dire che le agende sono chiuse. L’unica è pregare gli specialisti ospedalieri e le segreterie dei reparti per trovare un posto.

«Invitano a chiamare, a riprovare più avanti – commenta Massimo Gatto, referente provinciale di Smi, il sindacato medici italiani – ma non è possibile consultare le prime disponibilità utili, anche fosse tra anni. Non è affatto chiaro il criterio di gestione delle agende dal parte del nostro sistema sanitario. Sicuramente per certi esami e visite c’è un problema di saturazione. Unito anche alla carenza di personale. Ma c’è una questione organizzativa».

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