Scadenze rinviate per i posti barca sul lago, ma tra un anno si pagherà di più

La decisione La giunta vota la proroga per oltre 400 “abbonati”in attesa dell’approvazione del nuovo regolamento

Un anno di proroga per i titolari degli oltre 400 posti barca collocati nelle marine e nei porti cittadini. Lo ha deciso la giunta Rapinese su richiesta di Como Servizi Urbani (la società del Comune che ha in gestione il servizio) andando a posticipare la scadenza delle singole concessioni al 31 dicembre del 2025 e non più, come invece previsto, del 2024. Le concessioni hanno infatti solitamente una validità di cinque anni (la precedente andava dal 2015 dal 2019 e la successiva dal 2020 al 2024 posticipata ora al 2025).

I posti barca sono attualmente tutti occupati e non va dimenticato che le richieste di spazi (nei quali, come prevede il regolamento di Csu, è «vietato lo svolgimento di attività commerciale») sono in continuo aumento. Per quest’anno, tra l’altro, sono cresciuti anche i costi (del 17%) per adeguamenti Istat che erano fermi al pre-Covid.

La misura riguarda tutte le strutture portuali e, quindi, gli spazi di Porto Marina 1 e 2 (le due marine più grandi con rispettivamente 195 e 104 posti da 910 euro l’anno), Sant’Agostino (dove sono aperti solo 16 posti su 36 al porto a cui si aggiungono quelli sulle gradinate) e ancora Tavernola (che è anche l’unico alaggio gratuito del capoluogo) e i nove approdi sulle gradinate di Villa Olmo. Agli assegnatari verrà probabilmente inviata una comunicazione che indicherà che non bisognerà fare nulla se non pagare il canone relativo al 2025 con le consuete modalità che verranno indicate nel mese di gennaio.

Il motivo dello slittamento di un anno è legato al nuovo regolamento per la gestione degli ormeggi di cui si parla da tempo che prevede anche la definizione di nuove tariffe e servizi a disposizione degli utenti. Csu ha chiesto alla Regione Lombardia un parere in merito ad alcune modifiche specifiche in modo da potersi muovere al riparo da qualunque possibile contestazione, ma ancora non è arrivato. In ogni caso i tempi per poter pubblicare il nuovo bando in tempi brevi (un mese) non sarebbero sufficienti e, quindi, è stato deciso di aspettare un anno mandando avanti, nel frattempo, tutte le questioni burocratiche e autorizzative.

Il presidente della società Edoardo Helzel ha infatti fatto presente al Comune che «una volta ricevuta risposta ai quesiti occorre rivedere il regolamento la cui approvazione deve essere sancita dal consiglio comunale» e che «oggettivamente, non vi è la tempistica per procedere alla pubblicazione del nuovo bando nei tempi previsti dal regolamento in essere e, quindi, sei mesi prima della scadenza, che significherebbe entro la fine del mese di giugno».

Tra l’altro proprio il 31 dicembre del prossimo anno scade l’accordo quadro tra il Comune e Csu per la gestione dei porti che dovrà essere, nel caso, rinnovato.

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