La scalinata di piazza Cavour è il nuovo “sunset point” di Como

Curiosità La nuova parte del lungolago situata di fronte alla piazza ha suscitato entusiasmo in residenti e visitatori che si siedono sulle gradinate per ammirare il tramonto

Non è certo Mallory Square di Key West (l’isola nel sud della Florida in linea d’aria vicinissima a Cuba) che del tramonto ha fatto un’attrazione che ogni sera raduna turisti e residenti per vedere il sole che si tuffa nel mare e scompare con tanto di bancarelle e musica. E non è nemmeno Stonehenge in Inghilterra o l’Africa selvaggia. Nel suo piccolo, però, la nuova scalinata a lago di piazza Cavour è diventata un punto di ritrovo soprattutto dall’ora dell’aperitivo in poi. Tanti si siedono per ammirare i riflessi sull’acqua del sole che sparisce dietro alle colline sopra Villa Olmo. C’è chi l’ha ribattezzata “sunset point” (punto del tramonto), ma di certo c’è che le scale che richiamano l’antico porto della città sono diventate una zona di attrazione serale. Verso le 20.30 c’è chi è già pronto con il cellulare per la classica foto o i selfie da mettere direttamente sui social diffondendoli, virtualmente, in tutto il mondo. Selfie tra innamorati con lo sfondo del lago più famoso del mondo, ma anche scherzi e battute con gli amici. A fare da cornice le colline che finiscono nell’acqua, le ville antiche e, dall’alto, lo sguardo del faro di Brunate e il saliscendi della funicolare.

Non mancano ovviamente i comaschi che, a loro volta, fotografo il tramonto dalla nuova prospettiva “liberata” da grate e palizzate e da tutti gli ostacoli visivi che, per anni, hanno impedito una visuale “vera” del primo bacino. La zona di piazza Cavour, fra l’altro, è l’unica a dare una sorta di “contatto diretto” con il lago non essendoci nemmeno i parapetti, ma la scala che degrada verso il livello dell’acqua. Ecco spiegato quindi il motivo per cui la passeggiata nel tratto davanti a piazza Cavour – pur non avendo arredi o panchine – è diventata uno dei punti più gettonati di tutto il lungolago.

Seduti sulle gradinate si può chiacchierare e fotografare un panorama mozzafiato (anche le chiatte per il cantiere sono tutte sul lato sinistro e, quindi, fuori dell’inquadratura) oppure, semplicemente, si può tornare a vederlo senza operai, barriere, gru o barre in acciaio che spuntano dall’acqua.

Tutto questo ha anche una nota dolente. Circondati da tanta bellezza e dal sapore di un gelato o di una granita si presta poi poca attenzione al rispetto delle regole con il risultato di bicchieri rovesciati e cucchiaini gettati a terra che finiscono con il macchiare la scalinata e rovinare il momento romantico o di serenità se appena si abbassa lo sguardo.

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