Scritte “pro Palestina”: i volontari puliscono i muri

Guerra e slogan Decine di scritte compare un po’ dappertutto. Interviene“Per Como pulita”

Un anno fa, il 7 ottobre 2023, con gli attacchi di Hamas a Israele il mondo tornò a fare i conti con la questione palestinese mai risolta. La reazione israeliana non si fece attendere e prosegue ancora oggi, in un conflitto che si è esteso anche ai paesi vicini, a partire dal Libano per arrivate al recente lancio di missili dell’Iran su Israele.

Esattamente da quel giorno, o meglio dalla reazione israeliana contro Hamas e contro la Palestina, anche nel mondo si sono sviluppati e sono cresciuti movimenti di protesta, che sostengono la Palestina e il suo diritto ad esistere, chiedendo una pace che oggi sembra lontana. I muri del centro città hanno raccontato loro malgrado queste posizioni, in più blitz che nei mesi hanno deturpato case, cancelli, scuole, vie. L’ultimo in ordine di tempo è solo di pochi giorni fa, con decine e decine di imbrattamenti comparsi un po’ ovunque a sostegno di Palestina e Libano e contro Israele e l’Italia colpevole di fornire le armi. Deturpati i muri di via Milano alta, ma anche di molte altre vie del centro con scritte che hanno ricoperto pure due scuole, il “Pessina” e la “Leonardo da Vinci”. I volontari di “Per Como pulita”, nel fine settimana hanno preso tolle e pennelli per iniziare a ripulire una parte degli imbrattamenti. Ad essere sistemate sono state le scritte in viale Giulio Cesare, via Leoni, via Anzani, via Palestro e via Castelnuovo, con anche le prime cancellazioni in via Magenta. L’associazione di volontari comunica che le operazioni di sistemazione proseguiranno nelle prossime giornate.

Le scritte recitavano a vario titolo «Stop al genocidio, libertà per il popolo palestinese», «Free Beirut», «La resistenza libera la Palestina», e «Apriamo gli occhi, in Palestina l’Italia uccide i civili» e «Free Gaza», ma anche «Basta armi ad Israele» e «Stop armi ad Israele, l’Italia è complice».

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