Scuola, nomine sbloccate: arrivano venti nuovi presidi

La novità C’è il via libera dal Consiglio di Stato a 519 nuove assunzioni. Il provveditore: «Riusciremo a coprire l’80% dei nostri istituti scolastici»

Una ventina di presidi in arrivo nella provincia di Como, che andranno a sostituire la maggior parte dei 22 colleghi che dall’inizio dell’anno scolastico stanno tenendo scuole superiori e istituti comprensivi in reggenza. È finalmente arrivata la notizia tanto attesa che, già dalla settimana prossima, dovrebbe portare una boccata d’ossigeno ai dirigenti scolastici. Le nomine sono state eseguite anche se non c’è ancora l’ufficialità: qualcuno, quindi, potrebbe decidere di fare un passo indietro – soprattutto chi si dovrà trasferire da lontano – ma la maggior parte degli istituti verrà coperta.

Due istituti in reggenza

Su Como città a oggi ci sono due istituti comprensivi in reggenza: si tratta di Como Rebbio, affidato in via temporanea alla preside della Magistri Laura Francesca Rebuzzini, mentre per l’Ic di Albate c’è Massimiliano Branchini al suo terzo incarico. C’è poi l’Ic di Albavilla, Asso, Bellagio, Capiago Intimiano, Cucciago, Puecher di Erba, Faloppio, Figino Serenza dove c’è Vincenzo Iaia (preside del Ciceri), Inverigo, Lurago D’Erba, Lurate Caccivio, Menaggio, Merone, Ponte Lambro, Pusiano, Turate, Uggiate Trevano e Vertemate. Come superiori hanno la reggenza il Romagnosi di Erba e l’istituto superiore di Menaggio. Tantissimi, ma si era trattato di un problema nazionale ora risolto: dopo lo stop del Tar alla nomina dei vincitori di concorso - a seguito di alcuni ricorsi presentati - il Consiglio di Stato ha infatti dato ragione al ministero, sbloccando le nomine. Si dà così al via alle assunzioni dei 519 dirigenti scolastici del concorso riservato, chiudendo la vicenda dopo che il Tar Lazio aveva sospeso la validità della graduatoria finale della procedura di reclutamento riservata.

«Ci è arrivata la comunicazione, anche se manca ancora quella formale – chiarisce il provveditore di Como Giuseppe Bonelli – è sicuramente una bella notizia, perché riusciremo a coprire l’80% delle scuole, dovrebbero arrivare oltre venti presidi. Poi bisogna vedere quanti effettivamente accetteranno, va tenuto in considerazione che la maggior parte di loro arriva da fuori e si tratta di docenti, quindi un cambio di lavoro ma anche di vita e farlo alla fine dell’anno non è semplice. Pur comunque considerando chi all’ultimo momento farà un passo indietro, e qualcuno me lo aspetto, la maggior parte delle scuole sarà coperta. I presidi in reggenza hanno già ricevuto il comunicato che a fine ottobre cesserà il loro incarico provvisorio. I nuovi dovrebbero infatti essere di ruolo a partire dalla prima settimana di novembre».

Ancora qualche ostacolo

Come ha evidenziato il provveditore, non è sicuramente semplice prendere l’incarico ad anno scolastico iniziato da un mese e mezzo: oltre alle difficoltà a inserirsi in un contesto nuovo, bisogna tenere in considerazione gli eventuali traslochi che la maggior parte dei nuovi presidi dovrà fare in tempi stretti, con tutto ciò che questo comporta. L’auspicio, comunque, è che tutti accettino l’incarico, per avere meno reggenze possibili.

© RIPRODUZIONE RISERVATA