Scuole, altre mense ai privati? Il sindacato chiede un incontro al Comune per chiarire

Istruzione Oltre alla gestione dei nidi in collaborazione con le cooperative private e il futuro del nido Magnolia, i sindacati chiedono al Comune di una vociferata privatizzazione di due mense scolastiche

La richiesta avanzata dai sindacati di un confronto con la vicesindaco Nicoletta Roperto e la dirigente Maria Antonietta Luciani non ha ancora trovato risposta da parte dell’amministrazione comunale. Ma nel frattempo ciò che emerge è che al centro di questo incontro non ci saranno solamente i temi già dichiarati, ovvero il futuro del nido Magnolia di via Passeri, alla luce della sentenza del Consiglio di Stato, e l’organizzazione futura di alcuni nidi cittadini in collaborazione con le cooperative private (come nel caso dell’asilo di via Segantini a Sagnino).

Il terzo punto su cui i sindacati chiedono una conferma o smentita al Comune infatti è quello di una vociferata privatizzazione delle mense, all’interno di due plessi scolastici : «Vogliamo chiederne conto alll’amministrazione - spiega Stefania Macrì di Cgil - in un incontro tecnico urgente, su cui attendiamo risposta». Macrì interviene poi sulle lamentele avanzate da alcuni genitori i cui figli frequentano il nido di Sagnino. Lamentele che riguardano la suddivisione delle attività quotidiane proposte ai bimbi tra le educatrici dipendenti del Comune, presenti al mattino, e quelle legate alla cooperativa Questa generazione, operative dalle 16.30 in poi. Lamentele cui Roperto ha già risposto sottolineando l’importanza della collaborazione con la cooperativa, che si occupa di organizzare laboratori espressivi e di psicomotricità, ai fini di garantire il servizio del nido fino alle 18. «Una scelta puramente politica - replica però Macrì - Per garantire il servizio fino alle 18 basterebbe indire un concorso e assumere nuovi educatori, anche perché quelli delle cooperative sono pagati il 30% in meno di quelli comunali e hanno meno garanzie».

Un tema, questo, che secondo i sindacati influenza la continuità del servizio educativo: «Il turnover all’interno delle cooperative è molto alto per le diverse condizioni economiche e le ferie non pagate nel periodo di chiusura estivo. Questo non favorisce la continuità educativa che il Consiglio di Stato ha richiamato come principio di riferimento per il caso del nido Magnolia».

I genitori del nido di Sagnino in particolare lamentano carenze nella comunicazione. «La presenza di figure educative con differenti datori di lavoro porta a una parcellizzazione del servizio e a una sua svalutazione», continua Macrì. Parcellizzazione che, secondo la vicesindaco Roperto, è mediata però dalla presenza di una coordinatrice individuata dal Comune.

Sul tema i genitori e l’amministrazione si confronteranno in un incontro fissato per settimana prossima appositamente per discutere dell’organizzazione del nido a partire da settembre.

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