Scuole, è una partenza zoppa. Mancano ancora prof e supplenti

Istruzione L’allarme del sindacato: «Situazione gravissima dappertutto» - Tanti insegnanti di ruolo cercano di trasferirsi al sud e i posti restano vuoti

A quasi due settimane dall’inizio delle lezioni, ci sono ancora diverse cattedre scoperte o con supplenti che, tra qualche mese, dovranno lasciare il posto a chi di ruolo.

Ad anno in corso, quindi, con tutto ciò che questo comporta sia per i docenti che per i ragazzi. Non va meglio nemmeno per quanto riguarda i presidi, il personale Ata e Dsga (direttore dei servizi generali e amministrativi), di cui mancano 17 figure. Questo il preoccupante quadro tracciato dai sindacati, allarmati per l’avvio dell’anno, ma anche per le prospettive future.

Ritardi e incertezze

«Una situazione gravissima, con tanti ritardi e poche certezze – sentenzia Gerardo Salvo, di Uil scuola Como -. C’è ancora necessità di docenti e il fatto che ci siano state poche immissioni in ruolo, ha determinato cambi repentini di insegnanti. Ci sono classi che hanno cambiato quasi tutti i professori. L’ufficio scolastico territoriale ha comunicato che farà un altro interpello per le Gps (graduatorie provinciali di supplenza) e poi saranno le scuole a nominare, ma ci vorrà del tempo. Mancano ancora anche insegnanti di sostegno, perché non ce ne sono di specializzati, devono fare gli interpelli per chiamare qualcuno da fuori o con titoli di studio affini. Avremo tanti insegnanti senza specializzazioni, alcuni con casi gravissimi da gestire».

Problemi diffusi anche al di fuori della nostra provincia. «È così a Como e in tutta la Lombardia – ammette Salvo – i docenti hanno il ruolo e poi cercano di trasferirsi al sud e tanti posti restano vuoti, stiamo pressando affinché ci sia subito questo ultimo interpello per poi passare alle scuole. La questione dirigenti scolastici è stata risolta in malo modo, alle oltre venti scuole che mancano hanno dato infatti la supplenza agli altri dirigenti. Una questione che siamo riusciti a risolvere è stata dare il ruolo a tanti Dsga facenti funzione, ma ne mancano ancora 17 che erano già stati nominati, poi ci sono stati dei reclami da altri Dsga con interpello da fuori provincia, così è stato bloccato tutto e il 23 faranno le loro nomine».

Un’altra beffa in arrivo, sempre per i professori supplenti.

Fino al 31 dicembre

«Non tutte le classi di concorso hanno terminato la procedura in atto e quindi il ministero ha dato i contratti fino al 31 dicembre ai precari, ma man mano che finiscono i concorsi ed esce la graduatoria, entreranno i vincitori anche a metà anno e i precari perderanno il posto – conclude Salvo -. Solo in Italia succedono queste cose. Già cambiano i docenti a inizio anno, immaginiamo in corso d’anno che cosa vuol dire. Questa è una questione annosa, il ministero purtroppo non ha capito che la deve sistemare. Tutti quelli del concorso ordinario nel 2020 non sono stati chiamati in ruolo perché nel 2023 c’è stato un altro concorso con il Pnrr e sono entrati questi ultimi, gli altri invece sono rimasti al palo».

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