Cronaca / Como città
Sabato 24 Ottobre 2020
Scuole superiori, si resta a casa
«Ma quanti dubbi sui laboratori»
Confermata nonostante le polemiche la decisione di Fontana - Gli istituti comaschi si stanno riorganizzando di nuovo per adeguarsi
Da lunedì tutti a casa, eccezion fatta per le attività di laboratorio.
Dopo le discussioni di questi giorni, e i dati sul contagio sempre più preoccupanti, la Lombardia non ha fatto marcia indietro: con la prossima settimana, le superiori faranno lezioni solo a distanza.
«Mi assumo personalmente la responsabilità della decisione – ha spiegato il presidente della Regione Attilio Fontana - L’ho fatto perché il nostro compito principale è tutelare la salute dei ragazzi, dei genitori e dei loro nonni. Io sono assolutamente convinto che la scuola si debba fare in presenza, ma in situazioni come quella che stiamo vivendo oggi abbiamo il dovere di prendere qualsiasi provvedimento che possa interrompere la circolazione del virus».
Intanto, le superiori cittadine stanno organizzando i laboratori affinché la presenza dei ragazzi a scuola sia ridotta al minimo.
Nonostante l’amarezza per l’ordinanza della Regione, e aspettando lumi in arrivo dal ministero e dagli uffici scolastici, le superiori cittadine stanno predisponendo l’orario affinché i laboratori, consentiti ancora in presenza, non obblighino gli alunni ad andare a scuola tutti i giorni.
«La situazione è in evoluzione – spiega il preside del Setificio Roberto Peverelli – in ogni caso, in via precauzionale, avevamo già preparato un orario solo per i laboratori, ipotizzando uno scenario di questo tipo, limitando la presenza a scuola solo per queste attività. L’idea è concentrare per i ragazzi le ore in due o tre giorni, distribuite sull’arco della settimana. Finché sarà possibile, cercheremo di organizzarle in loco».
Del resto, l’ordinanza 623 della Regione è piuttosto chiara: «Le scuole secondarie di secondo grado e le istituzioni formative professionali secondarie di secondo grado devono realizzare le proprie attività in modo da assicurare lo svolgimento delle lezioni mediante la didattica a distanza delle lezioni, per l’intero gruppo classe», ma «le attività di laboratorio possono continuare a essere svolte in presenza. Alla Magistri, si preferisce aspettare l’evolvere della situazione. Si deciderà in giornata: «Anche perché – commenta la preside Laura Rebuzzini - vorrebbe dire rimodulare l’orario in toto».
Alla Da Vinci Ripamonti, invece, si farà didattica a distanza per tutta la settimana prossima, mentre da novembre, se la situazione lo consentirà, si predisporrà la nuova organizzazione oraria. «Alcune attività possono essere eseguite a distanza – precisa la dirigente Gaetana Filosa – per le rimanenti, proveremo a portare i ragazzi a scuola un giorno solo la settimana».
Lunedì i coordinatori d’ambito territoriale avranno una riunione online con l’ufficio scolastico regionale. Uno dei punti da chiarire riguarda proprio i laboratori, vale a dire quali attività saranno eseguite a distanza e quali in presenza. Intanto, sebbene il problema delle classi in quarantena sia “risolto” a partire da lunedì, gli studenti positivi nelle scuole aumentano, come confermato dalla preside del Caio Plinio Silvana Campisano: «Sono contagi spiega la preside – in arrivo dall’esterno, specie nei contesti sportivi amatoriali, in famiglia o a causa di partecipazioni a feste. L’aumento c’è soprattutto negli studenti del diurno. La sensazione è che il sistema di tracciamento si sia ingolfato».
Infine, una novità per la scuola di via Friuli a Tavernola: la giunta ha approvato il documento di fattibilità per il rifacimento completo degli impianti elettrici, all’interno e all’esterno, sia della scuola che dell’area sportiva adiacente, per un totale di 416 mila euro.
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