Cronaca / Como città
Venerdì 08 Dicembre 2023
Serre di Villa Olmo: approvato un restauro da 17 mesi e due milioni di euro
Giunta Ieri l’ok al progetto finale, ora la gara e poi i lavori con gli spazi che potranno essere usati anche per eventi. Il sindaco: «Piano solido, non come quelli del passato»
Via libera (questa volta definitivo) al recupero delle serre storiche di Villa Olmo che, una volta restaurate, potranno ospitare eventi, manifestazioni e attività culturali oltre a mantenere la funzione primaria di coltivazione delle piante. La giunta ha approvato ieri il progetto esecutivo da due milioni di euro e 17 mesi di cantiere che partiranno da quando sarà completata la gara (è ipotizzabile a ridosso dell’estate o subito dopo, in base alle procedure, ai tempi necessari alla commissione e a quelli per il recupero dei documenti propedeutici alla firma del contratto).
Gli interventi previsti
Obiettivo, come si legge nei documenti pubblicati ieri all’Albo pretorio, è quello di portare avanti un recupero conservativo, ma che consenta un ampio utilizzo degli spazi con diverse funzioni e in sicurezza. Nel dettaglio per quanto riguarda la serra principale - che continuerà ad avere la funzione di coltivazione delle piante - gli interventi edili previsti riguardano «il recupero e/o sostituzione dei serramenti esistenti secondo la gradualità del degrado rilevato, la sostituzione degli elementi vetrati dei serramenti con nuovi vetri stratificati, compatibili con i profili esistenti, il rifacimento del manto di copertura, il recupero degli elementi in pietra, in metallo e in cemento decorativo, il rifacimento dei banconi per la coltivazione delle piante, il risanamento delle pareti in muratura al piano terra e rifacimento degli intonaci interni ed esterni» e ancora «il rifacimento della pavimentazione al piano primo e nel ballatoio e degli strati sottostanti e la realizzazione di un blocco di servizi igienici per gli addetti e per il pubblico».
Per le serre secondarie il progetto prevede anche in questo caso l’utilizzo per la coltivazione delle piante oltre poi ad ulteriori funzioni. Verranno recuperati e sostituiti i serramenti esistenti in base al degrado rilevato, «il recupero degli elementi in pietra, in metallo e in cemento decorativo» e ancora il rifacimento dei banconi per la coltivazione delle piante, il risanamento delle pareti in muratura oltre al rifacimento della pavimentazione.
Il piano di intervento comprende inoltre servizi igienici e un apposito sistema di ventilazione naturale che garantisce la termoregolazione naturale degli ambienti, sia per quanto riguarda il caldo sia per il freddo. Nel merito del progetto licenziato ieri dall’esecutivo comunale il sindaco Alessandro Rapinese non lesina stoccate ai suoi predecessori: «Il progetto approvato oggi (ieri, ndr) dalla giunta - dice - è solido e consentirà il massimo godimento delle serre e, contrariamente a quello approvato dalla giunta Lucini, in caso di neve le serre non dovranno essere puntellate ed evacuate. Sciatteria incredibile».
Da Cariplo 700mila euro
Una quota dei fondi, come si legge nella delibera, arriverà da Fondazione Cariplo ha garantito circa 700mila euro. Il primo cittadino a riguardo commenta: « Il mio obiettivo è sempre stato riuscire a non perdere i fondi che le due precedenti amministrazioni incredibilmente non hanno utilizzato in nove anni di inerzia (1,6 milioni, ndr)».
Poi, nove mesi dopo il suo insediamento arrivò la revoca del finanziamento. E definisce «costante e proficua» la relazione con cariplo: «È stata per me una enorme soddisfazione comunicare loro tramite wapp un secondo dopo l’approvazione di oggi (ieri, ndr) il fatto che eravamo riusciti a mantenere gli impegni assunti. Il progetto ora è realtà e attualmente è finanziato esclusivamente con fondi comunali. Non vediamo l’ora di poter inglobare i 700milioni di fondazione nella nostra contabilità con enorme soddisfazione di entrambi».
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