Show sul Monumento ai Caduti. Gli alpini: «Allibiti, è un oltraggio»

Il caso Polemica sullo spettacolo di danza verticale: «Quelle pietre ricordano tante vittime». Rapinese: «Nulla di offensivo. E non li ho mai sentiti lamentarsi per lo spaccio e il degrado»

La performance di danza verticale promossa dal Comune, con il Monumento ai Caduti a fare da location, ha scatenato la veemente reazione della sezione di Como dell’Associazione nazionale alpini. Il primo a scagliarsi contro la performance artistica curata dal Teatro Sociale e andata in scena ieri sera (si terrà anche oggi alle 19 e alle 22) è stato il past president dell’Ana lariana Enrico Gaffuri che ha bollato come «un abuso l’utilizzo del Monumento ai Caduti come fosse un teatro o un’arena». «Sarebbe già più che sufficiente dover sopportare i tanti turistiche letteralmente “stravaccati” sui gradini a mangiare panini e bere birra - ha poi rincarato la dose Gaffuri -. Adesso dobbiamo assistere anche a rappresentazioni di danza lungo le pareti di pietra del Carso che ricordano sacrifici incredibili. Quella stessa pietra che oltre cent’anni fa ha ricevuto il sangue di tanti ragazzi mai più tornati a casa».

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Ma è arrivata anche la dura reprimenda dell’attuale presidente dell’Ana di Como, Adriano Crugnola, per anni ai vertici dell’Ana nazionale: «Siamo a dir poco allibiti e arrabbiati, usando un eufemismo, per questa scelta cosi provocatoria da parte dell’Amministrazione Comunale che in un titolo della manifestazione “La Città tra futuro e movimento” oltraggia il passato - sottolinea Crugnola -. Per noi alpini in primis, ma per tutti i cittadini che si sentono veri italiani, il Monumento non è una palestra di roccia od un luogo di spettacolo. Esso è il ricordo indelebile di coloro che hanno dato la vita per la Patria». Poi la stoccata al sindaco Alessandro Rapinese: «A seguito della mia interlocuzione mi ha risposto di non essere un bigotto, non ha idea di chi sono gli alpini e di quanto già fanno per la città di Como e non solo. Ci auguriamo solo di avere ancora la forza morale di continuare a farlo per il nostro amato capoluogo, poiché anche gli alpini nella loro disponibilità hanno una pazienza limitata».

Dal canto suo il sindaco Alessandro Rapinese respinge le critiche e le contestazioni sulla mancanza di rispetto: «Nessuno rispetta chi ha servito la Patria fino alle estreme conseguenze come il sottoscritto - le sue parole - ma non trovo nulla di offensivo in uno spettacolo di danza al Monumento ai Caduti. Monumento che, in verità, viene umiliato molto più spesso da spacciatori e clandestini che lo usano per farci i bisogni ma mai ho sentito gli Alpini lamentarsi per questo». Il primo cittadino rincara poi la dose: «Sono contento – aggiunge Rapinese - che gli Alpini pretendano rispetto per quello spazio, ma non trovo assolutamente irrispettoso quanto organizzato, già fatto in precedenza su altri monumenti ai Caduti, ma anche su chiese e cattedrali e non ho mai sentito polemiche a riguardo».

Spettacoli simili sono stati realizzati, ad esempio, a Venezia, ma anche in grosse capitali come Londra. E prosegue dicendo: «Se gli Alpini sono indignati ci aiutino a proteggere e preservare il monumento da chi veramente lo umilia usandolo come latrina o per fumarsi una canna. Azioni per le quali non si sono mai lamentati, mentre ora lo fanno per una danza».

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