Cronaca / Como città
Giovedì 26 Settembre 2024
Allarme sicurezza al Sant’Anna: in 6 mesi 400 interventi
Il caso Episodi di violenza sempre più frequenti. Gli infermieri denunciano: «A rischio anche l’efficacia delle cure» - Il sindacato delle guardie: «Servono più uomini»
Tensione in ospedale: nei primi sei mesi del 2024 già 400 interventi. Le aggressioni fisiche e verbali in reparti come Pronto soccorso e psichiatria stanno diventando la regola, l’Ordine degli infermieri lancia l’allarme.
Dal tavolo per la sicurezza convocato dalla Asst Lariana nei giorni scorsi è emerso che tra gennaio e giugno nei presidi e negli ospedali pubblici comaschi il servizio di vigilanza ha effettuato ben 400 interventi per garantire la sicurezza. Sono più di due episodi di tensione al giorno. Di questi 75 sono stati classificati come reali aggressioni. Il bersaglio nel 50% dei casi sono gli infermieri.
Non solo in emergenza
«Negli ultimi mesi episodi di violenza ai danni del personale sanitario e in particolare infermieristico stanno diventando sempre più frequenti – spiega Giuseppe Chindamo, presidente dell’Ordine degli infermieri - sia nella nostra provincia di Como che a livello nazionale. Le aggressioni, sia fisiche che verbali, non avvengono solo in contesti di emergenza, ma anche nei reparti ordinari, coinvolgendo infermieri e infermiere impegnati in prima linea per garantire la salute pubblica. Questi atti mettono a rischio non solo l’incolumità degli operatori, ma anche l’efficacia delle cure offerte ai pazienti». Trovarsi quotidianamente a lavorare in un clima insicuro se non violento secondo Chindamo «mina la serenità degli operatori e la nostra capacità di offrire cure». Dunque gli infermieri si dicono preoccupati e chiedono «un intervento urgente delle istituzioni, è necessario rafforzare le misure di sicurezza all’interno delle strutture sanitarie». Gli specialisti attraverso la sigla della dirigenza medica Anaao e quella degli internisti Cimo Fesmed hanno per le stesse ragioni minacciato lo sciopero. Il sindacato parla di «escalation».
«In questo contesto il servizio di vigilanza è diventato fondamentale - commenta Massimo Coppia, segretario della Funzione pubblica del sindacato comasco -. Per la sicurezza degli operatori, dei pazienti e delle strutture aziendali. L’efficacia di questo servizio essenziale però non può essere garantita a lungo termine senza il potenziamento delle risorse per ogni presidio ospedaliero, sarebbe necessario disporre di almeno due unità di vigilanza. In aggiunta, si richiede una pattuglia operativa giorno e notte composta da due unità, pronta a intervenire non solo nei presidi ospedalieri, ma anche sul territorio».
Cosa dicono i numeri
La vigilanza, al netto dell’impegno delle forze dell’ordine, però deve coprire un territorio vasto, ambulatori, consultori, presidi diversi su più turni. A tal proposito l’Asst Lariana fa sapere che al Sant’Anna c’è il posto fisso di polizia e che a maggio si è provveduto ad assumere quattro nuovi addetti alla sicurezza. «La sicurezza è tra i temi più attenzionati dalla direzione – scrive l’Asst Lariana - proprio per le ripercussioni anche sul personale».
Nel 2023 all’interno degli ospedali dell’Asst Lariana sono stati registrati 240 episodi di violenza e tensione ai danni del personale, aggrediti fisicamente o verbalmente in 126 casi, così è stato riferito in estate in consiglio regionale. Coinvolti gli infermieri la metà delle volte, il personale medico è stato bersaglio in 33 casi e gli operatori socio sanitari in 26, i Pronto soccorso sono i luoghi più sensibili, con 62 aggressioni totali nell’anno passato.
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