Sicurezza, niente ordinanza anti alcol: «Ma più zone rosse, via Anzani inclusa»

I provvedimenti Il sindaco ha incontrato il prefetto e i vertici di tutte le forze dell’ordine. «Il documento era pronto, ma modificando il regolamento di polizia si farà molto di più»

Non ci sarà l’ordinanza anti alcol per via Anzani, piazza della Tessitrice e piazza San Rocco, ma le aree - assieme probabilmente ad altri punti sensibili - verranno inserite nelle cosiddette “zone rosse” del regolamento di polizia urbana che verrà modificato nelle prossime settimane con ok in giunta all’inizio di settembre e poi il passaggio in consiglio comunale per l’approvazione.

La decisione

Il sindaco Alessandro Rapinese lo ha accennato mercoledì sera in consiglio comunale: «L’ordinanza era pronta, mancava soltanto la mia firma , ma nell’ambito della massima collaborazione con il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, l’ho sottoposta, pur senza averne l’obbligo, al prefetto, al questore, ai comandi dei Carabinieri e della guardia di Finanza. E dopo questo confronto, ne è uscito un consiglio che può essere utile anche se avrei potuto agire in piena autonomia».

E ieri ha chiarito ulteriormente come agirà a questo punto, in primis su via Anzani, dove si era speso molto in campagna elettorale. «Avrei potuto proseguire con l’ordinanza - le sue parole - e far prevalere l’aspetto mediatico, ma ho scelto di seguire la linea dei tecnici con cui mi sono confrontato. A questo punto apporteremo delle modifiche al regolamento di polizia urbana, che è uno strumento portentoso di azione e che io stesso avevo votato pur stando all’opposizione. Procederemo ampliando le zone rosse, in modo tale da fornire alle forze dell’ordine la possibilità di interventire con Daspo urbano, allontantamenti e tutto quello che serve per risolvere i problemi di via Anzani e non solo».

Attualmente nelle zone rosse è inserito soltanto il giardinetto di via Anzani, ma non la strada. Questo vuol dire che il regolamento è applicabile ai giardini, ma non a pochi metri di distanza. «Inseriremo tutta la zona - ha aggiunto il primo cittadino - in quelle rosse in modo che vengano recepite anche nel piano interforze e questo garantirà, ai fini dei risultati, la possibilità di fare molto meglio».

La questione di via Anzani, al di là di provvedimenti specifici, è già finita due volte nelle ultime settimane sul tavolo della Sicurezza coordinato dal prefetto, nel quale si è parlato, ovviamente, anche dei controlli.

Maggioranza blindata

Il provvedimento di giunta arriverà all’inizio di settembre per poi passare in consiglio comunale, trattandosi di competenza consiliare. La maggioranza blindata su cui può contare il sindaco, oltre al probabile appoggio trasversale del centrodestra su un tema come la sicurezza e il regolamento di polizia urbana (approvato dalla giunta Landriscina con l’appoggio di Rapinese che aveva proposto alcune modifiche e i voti contrari di Forza Italia, ora fuori dal consiglio), garantiscono già da ora l’approvazione delle modifiche. Da quanto trapela l’inserimento delle zone a rischio in quelle “rosse” consentirà di applicare spesso il daspo urbano ideato dall’ex ministro degli Interni del Pd Marco Minniti nel 2017.

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