Si accelera sullo stadio Sinigaglia: giocare subito qui non è impossibile

Como Tra fine giugno e i primi di luglio il via ai lavori. Confronti continui Comune-società per tagliare i tempi. L’obiettivo è non andare a Verona. Ospiti, solo 700 posti

Corsa contro il tempo per adeguare lo stadio Sinigaglia. La speranza – di società e Comune, che stanno lavorando in modo integrato - è quella di riuscire ad evitare di dover utilizzare la carta del Bentegodi di Verona per poter disputare alcune gare casalinghe, ed iniziare quindi subito a giocare a Como.

Si stanno quindi «stringendo i tempi» dicono gli addetti ai lavori. Per la partenza del cantiere che porterà la capienza a 10mila posti esatti, quelli necessari per la serie A (con la deroga), sul calendario ci sono due settimane cerchiate in rosso: l’ultima di giugno e la prima di luglio. Quelli potrebbero essere i giorni in cui lo stadio diventerà un maxi cantiere.

Due i mesi previsti sulla carta per realizzare le opere necessarie (sarà il Como 1907 a eseguire materialmente le lavorazioni), ma da quanto si apprende anche in questo caso la parola d’ordine è quella di correre e verranno quindi molto probabilmente adottate misure operative di cantiere che consentano più lavorazioni in contemporanea e la sovrapposizione su più turni. Poi molto dipenderà anche da altre variabili come possibili imprevisti in corso d’opera o, più semplicemente, dalle condizioni meteorologiche che, quando si parla di cantieri, sono tutt’altro che secondarie.

Le norme della serie A consentono di poter chiedere di giocare in trasferta le prime tre partite (c’è un precedente) e questo è un jolly che potrebbe eventualmente essere giocato prima della predisposizione dei calendari che lo scorso anno erano stati composti all’inizio di luglio.

Rifacimento del campo

Nel frattempo al Sinigaglia si registra un via vai di camion per l’intervento di manutenzione straordinaria del campo con la rimozione dell’erba e il rifacimento praticamente integrale. La società ha infatti deciso di muoversi subito su quel fronte e, contestualmente, con il Comune sta portando avanti tutte le procedure burocratiche per rispettare le norme per la serie A.

La Conferenza dei servizi provinciale che si è tenuta la scorsa settimana ha analizzato il progetto per portare la capienza a 10mila posti e sono state chiesti alcuni piccoli chiarimenti. Gran parte delle lavorazioni riguarderà opere di consolidamento a cui si aggiungerà l’installazione dei seggiolini nel settore dei distinti. La curva ospiti passerà dagli attuali 500 a un massimo di 700 posti e verranno posizionati i seggiolini nella parte più bassa.

I prossimi passaggi

Dal punto di vista formale prima di arrivare all’ok saranno necessari alcuni passaggi per i quali il piede è fisso sull’acceleratore. In particolare servirà una piccola modifica della concessione dello stadio, poiché alcuni spazi che oggi devono essere oggetto di intervento non erano stati inseriti: ma sarà sufficiente una aggiunta che dovrà avere il via libera della giunta. L’ok all’aumento della capienza spetterà alla Prefettura mentre l’atto finale per la partenza del cantiere effettivo sarà sempre di competenza di Palazzo Cernezzi.

Come detto, il confronto tra la società e il Comune è praticamente quotidiano e questo lo ha rimarcato più volte lo stesso sindaco Alessandro Rapinese, che ha partecipato personalmente ad alcuni sopralluoghi nelle scorse settimane per gli aspetti legati principalmente alla sicurezza: le telecamere ma anche gli accessi e le uscite della tifoseria ospite.

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