Sistema di telemedicina in tilt da lunedì: niente ricette e certificati

Sanità Problemi con il “Siss”. Spata: «Innumerevoli disagi e perdite di tempo. Bertolaso: «Dipende da una società del ministero dell’Economia, non da noi»

Che si tratti di ricette elettroniche, di certificazioni di malattia o di impegnative, buona parte del rapporto tra medico e paziente oggi avviene in forma digitale. Ecco perché gli ormai sempre più frequenti problemi legati al Siss, il servizio informativo socio-sanitario regionale, che negli ultimi giorni si sono verificati con particolare insistenza, hanno destato lamentele tra i camici bianchi.

«Da lunedì il Siss ha avuto problemi, oggi (ieri per chi legge, ndr) è tornato a funzionare ma questa deve essere l’occasione per ricordare gli innumerevoli disagi che medici di medicina generale, medici ospedalieri e farmacisti devono affrontare nella quotidianità. Bisogna dire basta» commenta Gianluigi Spata, presidente dell’Ordine dei medici di Como e della Federazione regionale. Dall’inizio della settimana, infatti, il portale che permette a medici e farmacisti di svolgere basilari servizi di telemedicina ha smesso di funzionare in diversi momenti della giornata. Problemi che hanno obbligato, per esempio, i medici di base a compilare le ricette in forma cartacea e per contro i pazienti a ritirarle personalmente dallo studio medico, con disagi soprattutto per i più anziani.

Il malfunzionamento ha provocato un rallentamento generale dei servizi sanitari a livello regionale, anche nelle farmacie e all’interno di ospedali e ambulatori, andandosi a sommare alle criticità che sono state più volte sottolineate, dalla carenza di professionisti al carico burocratico in aumento.

Non una novità

Il problema tuttavia non si è presentato negli scorsi giorni per la prima volta. I presidenti degli Ordini provinciali dei medici lombardi infatti hanno spiegato che questa situazione «si trascina da molto tempo» e che «nonostante le nostre frequenti sollecitazioni, sembra non trovare una adeguata e giusta attenzione».

I malfunzionamenti del Siss sono legati in particolare all’azienda Sogei, che gestisce il sistema informativo della fiscalità, cui fa capo anche la gestione telematica dei servizi sanitari dipendenti dalla tessera sanitaria. La società, controllata dal Ministero dell’economia e delle finanze, è stata citata dall’assessore regionale al welfare, Guido Bertolaso: «Questa società evidentemente ha un sistema che non è perfetto. E noi siamo costretti a subire i problemi tecnologici, che però sono a monte rispetto a noi».

Le lamentele tuttavia si sono diffuse in tutta la Regione e anche sul territorio comasco: «Come consiglieri di opposizione riceviamo periodicamente queste segnalazioni - spiega Angelo Orsenigo, consigliere regionale del Pd - E ci sembra assurdo: in tempi di intelligenza artificiale, in una regione come la Lombardia, i medici di famiglia non possono utilizzare il sistema che permette loro di lavorare e dare ai pazienti quello che serve».

«Chiediamo una rete più solida»

Che la dimensione digitale sia oggi sempre più presente nella vita quotidiana delle persone, anche per quanto riguarda l’ambito sanitario, è dimostrato anche da i circa 15 miliardi del Pnrr stanziati per l’innovazione, la ricerca e la digitalizzazione del sistema sanitario nazionale. Motivo per cui, secondo gli Ordini provinciali dei medici, è tanto più urgente un sistema informatico efficiente: «Siamo a chiedere che si proceda alla creazione di una rete più solida, sicura e veloce che possa garantire ai professionisti di lavorare con tranquillità e serenità nell’interesse del cittadino e della professione».

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