Sospesi dal servizio 270 sanitari no vax
Tra loro ci sono anche 47 infermieri

I provvedimenti notificati dall’Ats Insubria - Gli Ordini professionali verificano tutte le posizioni - Altri 15 medici, ma anche 7 farmacisti e 20 tecnici

Sanitari non vaccinati, ancora sospensioni dal servizio.

L’Ats Insubria fa sapere che dopo aver coinvolto circa tremila sanitari comaschi nei controlli per l’assolvimento dell’obbligo vaccinale ha già inoltrato 200 provvedimenti di sospensione e altri 70 stanno per essere trasmessi.

Ma di che profili stiamo parlando esattamente?

L’Ordine dei medici di Como nelle scorse settimane ha fatto sapere che erano 14 le sospensioni. Durante la settimana di chiusura agostana però sono arrivate altre comunicazioni via “pec” per segnalare un’altra quindicina di inadempienti. «Attenzione però, sono posizioni da verificare – precisa il presidente dei medici comaschi Gianluigi Spata – a volte sono situazioni già risolte». I sanitari non ancora vaccinati, va ricordato, possono in qualsiasi momento assolvere all’obbligo e tornare dunque al lavoro. L’Ordine dei farmacisti ha invece sospeso sette professionisti. «Ricordo però che i sanitari non vaccinati possono anche non venire sospesi, ma essere spostati a mansioni non a contatto con il pubblico – specifica Giuseppe De Filippis, presidente dell’Ordine dei farmacisti di Como – magari per svolgere attività di laboratorio o amministrative». Dunque può darsi che altri farmacisti non vaccinati siano stati destinati ad altri incarichi.

Quanto agli infermieri, sono 47 quelli sospesi, non pochi. «Abbiamo appena riunito il consiglio per valutare gli ultimi provvedimenti – dice Dario Cremonesi, presidente dell’Ordine degli infermieri di Como – Ad oggi l’obbligo vale fino al 31 dicembre».

Sono meno gli infermieri no vax presenti negli ospedali, rispetto ai liberi professionisti e agli infermieri operanti nelle Rsa. Strutture che già hanno una grave carenza di personale.

L’Ordine delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione raggruppa molte diverse specialità mediche sui territori di Milano, Lecco, Lodi, Monza, Sondrio e Como. «Abbiamo già notificato 420 sospensioni per mancata vaccinazione - dice il presidente Diego Catania – di cui circa venti nel territorio comasco».

«Anche il nostro Ordine ha valutato i primi provvedimenti – dice Antonella Remotti, referente comasca dell’Ordine degli psicologi della Lombardia – ma l’approccio è chiedere ai colleghi di portare avanti le terapie solo attraverso colloqui online, dunque non a contatto con i pazienti».

Ci sono altre categorie di sanitari comprese nell’obbligo, dai veterinari agli operatori socio sanitarie delle Rsa e del settore dell’assistenza domiciliare. L’Ats sull’argomento precisa che le sospensioni seguono un puntuale protocollo, c’è una prima comunicazione onde escludere esenzioni per salute, sanitari al lavoro all’estero, “pec” non lette. Dopo un sollecito l’ente notifica la sospensione a datori e Ordini, cercando anche mansioni non a contatto con il pubblico.

Nel frattempo la pandemia continua a correre sottotraccia. Sono 14 i positivi individuati in provincia di Como ieri, con pochi tamponi processati come sempre accade al lunedì. Non ci sono decessi in Lombardia. Restano sempre una decina al Sant’Anna i pazienti ricoverati positivi al Covid.

© RIPRODUZIONE RISERVATA