Spedizione punitiva in città
Daspo urbano per sette giovani

La decisione del questore per la rissa del giugno scorso - Fu un vero e proprio raid per dare una lezione ai titolari del Manara Caffè

Como

Il video finito agli atti dei carabinieri e acquisito, successivamente, dalla Questura, mostra un raid di violenza non comune. Nelle immagini riprese dal sistema di videosorveglianza del Manara Shisha Caffè si vede un gruppo di giovani che fa irruzione nel locale, si avventa sui due titolari e comincia a usare calci, pugni e anche sedie per prendersela con i rivali.

Per quelle violenze immortalate nel video sette giovani, tutti residenti fuori città, hanno ricevuto dal questore di Como il cosiddetto Daspo urbano. Tradotto: non potranno più mettere piede in città per un periodo compreso tra i nove mesi e l’anno.

Si tratta del secondo provvedimento che il questore di Como prende per quanto avvenuto nel tardo pomeriggio del 14 giugno scorso, quando all’interno e all’esterno del Manara Shisha Caffè è scoppiata una violenta rissa che ha fatto finire in ospedale - fortunatamente con contusioni e ferite non gravi - cinque persone.

Nei giorni successivi il violentissimo episodio (per il quale il pubblico ministero di turno quel giorno, Simone Pizzotti, aveva ritenuto di non dover procedere ad alcun arresto nonostante il verbale dei carabinieri del nucleo radiomobile di Como avesse dato conto di un raid particolarmente efferato) la Questura aveva provveduto a notificare la chiusura, ai sensi delle norme del testo unico della pubblica sicurezza, il Manara Caffè per un periodo di due settimane. Nel video acquisito dai carabinieri si vede un gruppo di almeno quattro giovani fare irruzione dentro il bar e subito aggredire i due fratelli che lo gestiscono. Il gruppo che si è presentato nel locale con fare bellicoso aveva provato a sminuire l’accaduto, dicendo di essersi presentati solo con l’intenzione di chiarire una precedente lite, avvenuta in fondo a viale Geno poche ore prima. Ma le immagini raccontano una storia ben diversa. E infatti il tempo per parlare non c’è neppure stato. Vedendo il gruppo fare irruzione nel locale, uno dei giovani che si sono sentiti aggrediti ha afferrato un coltello, verosimilmente per difendersi. Nel video non si vede il momento in cui la lama viene affondata sulla spalla di uno dei protagonisti della rissa, ma si vedono molto bene i pugni, gli spintoni e - soprattutto - si vede un ragazzo che, appena fuori dall’ingresso del locale, finisce a terra e per ben due volte viene colpito con violenza da un calcio assestato alla testa da almeno due persone differenti.

Pare che a scatenare la reazione furiosa degli autori del raid (almeno quattro persone, un paio di nazionalità turca, altri due italiani) siano state le minacce che i fratelli (italiani di origine libanese) poi presi di mira avrebbero proferito all’indirizzo dei rivali incontrati in fondo a viale Geno.

Ovviamente, oltre al Daspo urbano, tutti i contendenti sono stati pure denunciati a piede libero per rissa aggravata.

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