Spunta un’altra Como nel sud della Thailandia, con tanto di “finto” lago

Curiosità A 11mila chilometri da qui una copia della città. Uno specchio d’acqua con cigni. Fiori, statue e colonne. Area turistica, trovata per caso da un comasco in viaggio

A undicimila chilometri di distanza da qui c’è un luogo molto bizzarro che porta il nome di “Città di Como”. Non è un caso, naturalmente, ma un riferimento voluto. Capita spesso, girando all’estero, di imbattersi in hotel o ristoranti che citino il lago di Como o le sue località più note, Bellagio in particolare, nel nome. Ma quello che ha incontrato Michele Moretti, residente a Breccia, durante il suo viaggio in Thailandia è qualcosa di ancora più curioso: un piccolo villaggio che cerca di replicare il capoluogo lariano.

L’idea di un viaggiatore

L’altra Como si trova vicino alla città thailandese di Pattaya, lungo una strada principale, in un’area turistica caratterizzata da un piccolo rilievo coperto di verde che si specchia in un laghetto che, nelle intenzioni di chi ha realizzato questo spazio, dovrebbe rievocare il Lario. A contribuire a questa atmosfera si contano decine di statue bianche, colonne e porticati, spesso coperti da fiori rosa e gialli, coloratissimi come le mura delle case affacciate sul lago.

Su tutti primeggia il colore giallo, tanto che su un sito thailandese in cui il nome “Città di Como” viene citato si legge che questo particolare tipo di tinteggiatura richiama «lo stile del design italiano» che è anche descritto come «resistente a tutte le condizioni atmosferiche, impedisce la crescita di muffe e alghe». L’inventore, secondo le poche informazioni che è stato possibile ricavare online da un blog di viaggi specializzato sulla Thailandia, è Suratep Topanit, che, affascinato dai suoi viaggi in Italia e in particolare sul lago di Como, ha voluto riprodurre quei paesaggi nel proprio Paese.Su YouTube non mancano i video di influencer di viaggi che accompagnano lo spettatore a visitare la “Città di Como”, salendo gradinate costeggiate di bianche statue che si affacciano su piazzette in san pietrino con tanto di fontana e edifici con balcone.

Colosseo e Ponte di Rialto

Il sito turistico - dove l’accesso dovrebbe essere gratuito, stando a quanto indicato online - sembra noto soprattutto per la presenza di ristoranti e punti ideali per le fotografie che riproducono l’atmosfera lacustre, da postare successivamente sui social. Tra pergolati in fiore e viuzze acciottolate in mezzo a casette dalle mura gialle, stona però la presenza di una riproduzione... del Colosseo. E proprio davanti a questo si scorge anche un ponte che somiglia - o quantomeno cerca di somigliare - al ponte di Rialto a Venezia. Una riconferma di come ormai, nell’immaginario internazionale, il lago di Como (poco distante da “Città di Como” c’è anche un “Castello di Bellagio”) si collochi tra le mete turistiche più agognate.

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