Cronaca / Como città
Mercoledì 15 Gennaio 2025
Stadio, la scuola vincolata fino al 2026
Sinigaglia L’edificio della Corridoni non può avere altro uso fino a marzo dell’anno prossimo. Oltre al parcheggio ospiti l’autosilo dovrebbe ospitare almeno 110 posti per la tribuna autorità
Marzo 2021. Il governo liquida il contributo - concesso con i fondi Covid - da 400mila euro a favore del Comune di Como per lavori di adeguamento e sicurezza per le scuole comasche. Una piccola parte di quei fondi, 6700 euro, l’allora giunta Landriscina li aveva destinati alla scuola Corridoni di via Sinigaglia, per ampliare lo spazio destinato a refezione, al piano rialzato.
L’assegnazione del contributo prevedeva un vincolo: la destinazione del fabbricato ad esclusivo uso scolastico per cinque anni dalla data della liquidazione della somma. Tradotto: l’edificio dietro l’attuale curva del Como non può essere toccato fino al marzo dell’anno prossimo. Poi, volendo, il Comune può autorizzare interventi sullo stesso. E cambiarne le sorti.
Le alternative
Come anticipato da La Provincia nei giorni scorsi, sulla strada verso un nuovo stadio per il Como c’è l’ostacolo parcheggi. Senza un’area sosta, peraltro con spazi dedicati ai tifosi ospiti divisi dagli spettatori di casa, un nuovo impianto non otterrebbe l’omologazione per la serie A.
Per superare l’empasse, in un’area dove gli edifici esistenti sono quasi tutti vincolati perché fanno parte della Como Razionalista, la sola area potenzialmente a disposizione per realizzare l’area di sosta è quella dove sorge l’attuale scuola elementare. Una posizione che, dal punto di vista logistico sul fronte dell’ordine pubblico, consentirebbe l’incastro tra tutta una serie di tessere complicate da far coincidere tra loro. Ma, ovviamente, l’anticipazione ha subito sollevato polemiche e didattica sull’opportunità di sacrificare un edificio scolastico per la realizzazione di un autosilo a servizio dello stadio.
Sul fronte normativo due sono i riferimenti a cui il Como 1907 e Palazzo Cernezzi devono attenersi. Il primo riguarda le norme Figc, che al punto 23 recita: “Lo stadio deve essere dotato di almeno 110 parcheggi riservati agli spettatori della Tribuna Autorità/d’Onore. Sono fatte salve eventuali deroghe autorizzate dalla Lega Nazionale Professionisti Serie A (...) per le sole società neopromosse al Campionato di Serie A». E conclude: «Il numero minimo di parcheggi sopra indicato deve essere rispettato senza possibilità di deroghe negli stadi di nuova costruzione». Quindi, come minimo, attorno al nuovo Sinigaglia devono essere trovati 110 posti auto.
La norma
La seconda norma di riferimento è la legge Pisanu, che ha modificato il decreto ministeriale del 1996: «Al fine di realizzare la separazione tra i sostenitori delle due squadre, gli impianti (...) devono avere lo spazio riservato agli spettatori suddiviso in settori, di cui uno appositamente dedicato agli ospiti, con ingressi, vie di uscita ed aree di parcheggio indipendenti e separate».
L’ubicazione del Sinigaglia rende complicato soprattutto il rispetto della “separazione” tra le tifoserie, oggi garantita con una serie di misure compensative in deroga che però non saranno più ammesse in caso di un nuovo impianto. Da qui l’individuazione della scuola Corridoni come opzione per adeguarsi alle regole. Almeno dal punto di vista logistico. Sul fronte politico, è un’altra partita. Che, ancora, non si è aperta.
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