Stadio, test superato: oggi il verdetto su Como-Bologna

Il Sinigaglia Due ore di sopralluogo dentro e all’esterno. Nessuna dichiarazione ufficiale, ma trapela ottimismo. Ora il passaggio chiave: c’è la Commissione di vigilanza

Dalle 12.30 alle 14.30 abbondanti. In queste dure ore, passate a girare attorno e dentro al Sinigaglia, sono racchiuse buona parte delle speranze dei tifosi del Como 1907 di vedere, alle 15 di sabato 14 settembre, la propria squadra esordire in casa contro il Bologna in serie A.

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Si è infatti svolto ieri - dopo il rinvio di lunedì dovuto ad alcuni ritardi - il sopralluogo tanto atteso nei pressi dello stadio, con tutta l’area chiusa al traffico per il secondo giorno consecutivo. Il sopralluogo è stato voluto per valutare il sistema di sicurezza dell’impianto (interno ed esterno), fondamentale in vista della Commissione provinciale di vigilanza per i pubblici spettacoli in programma oggi. Insomma, fosse andata male ieri, le speranze di avere il via libera per Como-Bologna sarebbero state nulle. Invece, anche se non arrivano commenti ufficiali da nessuna delle parti in causa, la sensazione è stata positiva, ovvero che – almeno per quanto riguarda gli aspetti che dovevano essere ispezionati e verificati ieri – il quadro complessivo abbia soddisfatto gli interlocutori che erano la Questura (con la presenza direttamente del questore Marco Calì), il Como 1907, il Comune guidato dal sindaco Alessandro Rapinese, i vigili del fuoco e la polizia locale.

L’impatto dello stadio nella nuova versione è stato, all’interno, decisamente notevole, con il blu dei seggiolini appena installati a colpire tanto quanto il prato verde smeraldo e curatissimo.

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Nuove barriere

Il giro è però iniziato all’esterno del Sinigaglia, dalla zona che dovrà ospitare l’arrivo dei tifosi ospiti. L’area è stata ampliata. Le barriere (tutte nuove e con il logo del Como 1907) sono state collocate a metà di viale Vittorio Veneto e i cancelli di accesso sono addirittura quattro. Uno permetterà ai pullman degli ospiti di entrare (il varco è stato aperto sulla strada dove una volta si trovavano le macchinine per i bambini), uno di uscire (su viale Vittorio Veneto), il terzo cancello è stato posizionato per separare la zona ospiti dal Tempio Voltiano (come punto di sfogo o di eventuale intervento di rinforzi di polizia) e l’ultimo in direzione di viale Puecher per eventuali mezzi di soccorso. A dividere le due tifoserie sono state collocate due linee di barriere, con una zona cuscinetto in mezzo di una trentina di metri.

Bocche cucite

Varcata quest’area, con anche la presenza di un pullman che ha provato gli ingressi e le uscite (e anche la sosta in prossimità dei tornelli) il sopralluogo si è spostato sui distinti (due gli accessi) e la curva del Como. Il questore in persona, accompagnato dai dirigenti di polizia, ha verificato le installazioni con le aree di prefiltraggio e le barriere frangifolla che ieri erano in fase di ancoraggio al terreno. Saranno tre gli step che porteranno a raggiungere la curva, come già avveniva l’anno scorso: un varco più esterno, il secondo dedicato ai controlli e l’ultimo con i tornelli.

Ispezionato anche il cancello dietro la curva del Como, che in questi anni mai era stato aperto e che verrà utilizzato per questioni di sicurezza. Poi il sopralluogo si è spostato all’interno, per concludersi in una saletta al primo piano dove sono state collocati i monitor da cui controllare le immagini delle telecamere di sicurezza dentro lo stadio e nei dintorni. Alle 14.30 la folta delegazione ha iniziato a lasciare il Sinigaglia. Bocche serrate, come detto, ma la sensazione è che un passo importante ieri sia stato compiuto. Oggi il verdetto.

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