Stangata Ztl a Como: 180 multe al giorno. In un anno sono 4mila in più

Centro storico I più sanzionati sono i turisti ma non mancano i furgoni che entrano fuori orario. Diminuisce il numero dei permessi rilasciati nel corso dell’anno, scesi da 5.211 agli attuali 4.657

Quattromila multe in più in un anno per chi è entrato nella zona a traffico limitato senza autorizzazione ed è stato fotografato dai vigili elettronici collocati nei diversi varchi di accesso al centro storico. Dalle 63.333 rilevate tra la primavera del 2022 e quella del 2023 si è passati a 67.344 (nell’anno successivo) con un incremento di circa 4mila contravvenzioni. Significa più di 5.600 multe al mese e poco meno di 200 al giorno (185 per la precisione, facendo la media aritmetica). Si tratta di turisti (in molti casi, spiega il comandante della Polizia locale Vincenzo Aiello, si tratta di coloro che non guardando bene i cartelli entrano da via Rodari ed escono da via Cairoli non passando quindi in città murata, ma violando comunque il divieto di accesso in una zona a traffico limitato), ma ci sono anche furgoni che non rispettano gli orari e le modalità di ingresso. Tra l’altro ci sono anche alcuni varchi “fantasma” senza cioè la presenza delle telecamere che consentono in qualche modo di entrare nella zona vietata, ma si può comunque incorrere nei controlli della Polizia locale e viene comunque rilevata l’uscita. Le telecamere non rilevano il tempo effettivo di permanenza in Ztl dei residenti in quanto il controllo andrebbe a violare precise normative legate alla privacy, ma si registrano multe elevate da agenti in carne ed ossa che hanno pizzicato auto in sosta prolungata (ben superiore ai 45 minuti consentiti) oppure chi continuava a cambiare il disco orario lasciando comunque la vettura parcheggiata nel cuore della città.

Se le multe sono aumentate, di contro sono diminuiti i permessi rilasciati nel corso dell’anno, scesi da 5.211 a 4.657. Ma tutta la Ztl resta comunque sorvegliata speciale anche perché il sindaco Alessandro Rapinese ha già annunciato l’intenzione di intervenire con una stretta dal punto di vista tecnologico e dei controlli “sul campo”. «Evidentemente – ha commentato ieri – più di 67mila multe sono ancora poche vedendo i mezzi presenti in centro». E recentemente Rapinese ha anche annunciato l’intenzione, non nel breve periodo, di inserire nella Ztl anche via Rubini (cosa, tra l’altro, chiesta a più riprese anche dai residenti nella zona che lamentano auto e moto ad alta velocità e con motore e musica a tutto volume anche in piena notte) consentendo solo l’accesso agli autorizzati e al parcheggio Jasca ma con varco attivo e, quindi, in grado di sanzionare chi entra senza motivo nella porzione retrostante di piazza Volta. E in un anno sono cresciuti anche gli avvisi di violazione (la gran parte dei quali per divieto di sosta) passando da 31.577 a 33.518, quindi 2mila in più.

Le prossime settimane saranno quelle decisive per l’autorizzazione al posizionamento degli autovelox in cinque strade cittadine (Napoleona, Paoli, Varesina, Canturina e tangenziale) e a seguire – non prima del 2025 - il sindaco ha già annunciato l’intenzione di mettere in atto uno specifico “pacchetto” per i controlli elettronici che includa anche i semavelox per chi passa con il rosso e la verifica di chi utilizza senza averne titolo le corsie preferenziali oltre alle nuove norme per la Ztl.

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