Il totem per suonare a Como Lago scatena polemiche: «Vanno avanti ore, insostenibile»

Como La protesta dei residenti contro la colonnina di FerrovieNord, che permette a chiunque di esibirsi con il proprio strumento musicale

Il tema di scontro è in fondo uguale ad altri del passato anche recente: da una parte la voglia di una Como viva, turistica per usare una parola tanto in voga in questi ultimi anni per la nostra città. Dall’altra, sul piatto opposto della stessa bilancia, la legittima necessità dei residenti di poter riposare tra le mura di casa, senza per forza essere costantemente in mezzo ad un piano bar o ad un concerto. Ed proprio questo il “braccio di ferro” che è in corso da giorni a Sant’Agostino, nei pressi della stazione di Como Lago.

C’è l’amplificatore

L’antefatto ha un nome, “Openstage”, e la forma di una colonnina con amplificatore che si trova proprio nel piazzale della stazione, a pochi passi dai binari di arrivo dei treni, con in bella vista non solo il logo delle FerrovieNord ma anche quello di Regione Lombardia. Si tratta, in pratica ed in estrema sintesi, di un “palco” musicale pubblico e aperto, uno spazio in cui tutti – ma proprio tutti, basta scaricare un app, fissare un’ora in calendario e presentarsi su posto ad inserire il jack della propria chitarra elettrica – possono esibirsi e raccogliere applausi da cittadini e turisti spettatori per caso di questa iniziativa.

La colonnina, infatti, ha – come detto – un apposito amplificatore cui si accede (con l’apertura dello sportello che lo protegge) dopo l’inserimento da parte dell’artista di turno dei codici in precedenza ottenuti dal calendario delle esibizioni. Nella giornata di lunedì, giusto per fare un esempio, sul piazzale della stazione di Como Lago sono stati visti esibirsi un pianista, ma anche un chitarrista. Ovvio che, con l’avvicinarsi del fine settimana, ma soprattutto al pomeriggio e in serata, il calendario di concerti finisca con l’intensificarsi e di molto, parallelamente al numero di persone che arrivano in città o sfilano davanti alla stazione. Ed è questo il punto, perché i residenti – con una lettera recapitata in redazione – hanno apertamente fatto sapere di non poterne più di questa musica a tutte le ore.

«Vogliamo segnalare una situazione insostenibile, che si verifica nello spazio della stazione Como Lago – scrivono in un testo che fa riferimento a più residenti – Qualche genio ha pensato bene di installare un karaoke (la colonnina incriminata, ndr), accessibile a chiunque voglia proporre le sue doti canore, o a chi voglia mandare a tutto volume rave a base di grancassa». I residenti segnalano di aver avvisato la polizia locale che tuttavia «non può intervenire», proprio perché la colonnina è autorizzata.

L’ira di alcuni cittadini

Del resto, all’inaugurazione dello spazio musicale avvenuta a gennaio, era presente anche il sindaco Alessandro Rapinese accanto al presidente di FerrovieNord (la società che si occupa delle stazioni e dei binari, non del servizio di trasporto ferroviario) Fulvio Caradonna e all’assessore regionale ai Trasporti Franco Lucente. «Siamo obbligati a a chiuderci in casa, con questo caldo, con le finestre serrate per abbassare i decibel – continuano i residenti – Nella giornata di domenica 4 agosto abbiamo dovuto sorbirci quattro ore di gran cassa a tutto volume». Poi la chiosa: «Chiediamo di intervenire perché si ponga termine a questo strazio».

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