Stazione San Giovanni assaltata dei turisti, ma l’ascensore è fermo da due anni

Il caso Nonostante annunci e promesse l’impianto tra i binari 4 e 6 è sempre “fuori servizio”. Il motivo? Rfi parla di ulteriori «problemi tecnici» e di nuovo promette: «Aprirà entro l’estate»

Turisti ovunque alla stazione San Giovanni: chi è in coda allo sportello della biglietteria, chi è appena sceso dal treno ed è diretto in centro città, altri che vanno all’ufficio informazioni per chiedere mappe e opuscoli della città di Como. Rispetto agli anni passati il volto dello scalo ferroviario della destinazione tra le più gettonate al mondo è cambiato radicalmente grazie ad investimenti e a lavori. Ma tutti, turisti e comaschi, continuano da ormai due anni e mezzo, a fare i conti con una situazione paradossale: quella dell’ascensore tra il binario 4 e 6 che è ancora guasto (gli altri due, invece, che collegano le altre piattaforme, funzionano regolarmente). O meglio c’è sempre la scritta “Fuori servizio” e, nonostante le date annunciate e le promesse non è mai entrato in funzione. L’ultima indicazione temporale arrivata nei mesi scorsi da Rfi era stata rassicurate poiché diceva che «l’ascensore entrerà in funzione entro il mese di maggio».

Nulla è cambiato

Inutile dire che così non è stato e che nulla è cambiato. Il motivo? A precisa domanda Rfi parla ora di ulteriori «problemi tecnici» e fa sapere che «si sta lavorando per aprirlo il prima possibile, entro l’estate».

Nessuna certezza e nessuna data precisa, insomma, in una vicenda che ormai si trascina da tempo e che non sembra vedere alcuna soluzione. Sul vecchio cartello che indicava l’impossibilità di utilizzo dell’apparecchio in passato erano stati scritti a penna commenti vari (dallo speranzoso «aggiustatemi» e un più diretto «che vergogna») ma non sono serviti a eliminare un disservizio che per chi deve prendere un treno ai due binari raggiungibili solo con le scale, siano mamme con passeggini, anziani, persone con difficoltà motoria o su una sedia a rotelle. Il problema non si presenta solo per chi è in partenza, ma anche per coloro che arrivano a Como San Giovanni e si trovano impossibilitati a raggiungere l’uscita dalla stazione se non con pesanti difficoltà. Chi è in carrozzina può segnalarlo in anticipo alla società che a quel punto modifica il binario, ma non è pensabile che chi arriva da Milano o parte da Como e non è un viaggiatore abituale sulla tratta possa immaginare che l’ascensore, di fatto, non esiste.

Le giustificazioni

Negli ultimi due anni da RfI erano arrivate continue giustificazioni sul mancato funzionamento dell’ascensore. Nel marzo del 2022 dicevano che «l’impianto è in attesa di collaudo», ad agosto di «anomalie all’impianto, che si stanno cercando di risolvere il prima possibile». Nell’aprile del 2023 si era «in attesa da parte dell’ente certificatore» poiché «la normativa per la messa in esercizio per gli ascensori è diventata più stringente». L’ascensore, però, è sempre rimasto fermo. Nel gennaio scorso per la prima volta erano stati indicati dei tempi: « L’installazione è stata ultimata a novembre 2023 ed entro il primo semestre è in programma il collaudo». Questo certifica come siano stati effettuati nuovi interventi di manutenzione per risolvere le anomalie. A marzo la nuova indicazione di maggio, ma l’ascensore più lento della città ancora non si è mosso.

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