Studio di Anci: in provincia siamo sommersi dalle auto. Pochi stranieri, meno solo a Sondrio

Il quadro Altissimo il dato dei veicoli: sono quasi uno per residente. Una rarità i sindaci “under 35”: solo sei

Como

Il numero di stranieri residenti in provincia di Como è tra i più bassi della Lombardia. Secondo il rapporto “I Comuni della Lombardia 2025”, curato da Ifel - Fondazione Anci, sono 48.528 e incidono sulla popolazione residente nel Comasco solo per l’8,1%, stessa percentuale che si incontra anche nella vicina provincia di Lecco.

Un’incidenza più bassa la registra solo la provincia di Sondrio, dove la popolazione straniera residente ammonta a poco più di 11mila persone, che incidono sul resto dei cittadini sondriesi per il 6,2%.

Un dato che tiene conto naturalmente solo di chi ha effettivamente ottenuto la residenza sul territorio provinciale ma che smentisce comunque la percezione della popolazione locale rispetto alla presenza di popolazione straniera sul territorio. Anche il tasso migratorio (che tiene conto sia di chi arriva in provincia, sia di chi se ne va cancellandosi dall’anagrafe e che è calcolato su mille abitanti) è tra i più bassi della regione: 3,83,

Confermato invece lo stereotipo che classifica la provincia di Como come una di quelle a più alta presenza di veicoli e quindi tra le più trafficate della regione. Con 69,7 auto ogni 100 abitanti e un totale di 416.288 vetture attive, il territorio comasco si classifica subito prima della provincia con la performance peggiore da questo punto di vista, ovvero Mantova, dove si registrano 69,9 veicoli ogni 100 abitanti.

Se si considera che la popolazione totale della provincia di Como è pari a circa 599mila abitanti, il calcolo è presto fatto: circolano sulle strade comasche quasi un’auto (0,7) per ogni abitante, come dimostrano le costanti code sul Lario e nei Comuni più grandi, in particolare nella convalle di Como. Chiaramente i valori assoluti sono più alti nei Comuni più abitati, come Milano, dove circolano quasi due milioni di vetture, ma il tasso di veicoli ogni 100 abitanti è decisamente più basso: 57,3. Merito di una maggiore efficienza del servizio di trasporto pubblico, in particolare della presenza della metropolitana.

Il numero di sindaci giovani, che hanno meno di 35 anni, nel Comasco è pari a sei, ovvero il 4,1% del totale (sono 147 i primi cittadini comaschi). Un dato che si distacca notevolmente da quello di altre province, in particolare quella di Bergamo e di Brescia, che annoverano tra le file dei sindaci rispettivamente 18 e 17 under 35. Como, sotto questo punto di vista, è superata anche da Lecco giusto per un sindaco “giovane” e da Lodi e Pavia, dove sono nove.

La densità abitativa della provincia (pari a 468 abitanti per chilometro quadrato) non è certo paragonabile a quella della vicina provincia di Monza (2.163 abitanti per chilometro quadrato), ma si avvicina a quella di Bergamo (403 abitanti per chilometro quadrato) e di Lecco (414 abitanti per chilometro quadrato).

Un altro capitolo ancora è quello dell’energia prodotta tramite impianti fotovoltaici: nel Comasco si producono 105 kilowatt per chilometro quadrato. Un dato simile a quelli registrati a Bergamo e Brescia e notevolmente più alto delle vicine Sondrio (20,3 kW/kmq) e Lecco (87,6 kW/kmq).

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