Sui monti, dai compagni o online. Maturità, via alla corsa al ripasso

Verso l’esame Alcune scuole organizzano sessioni particolari per preparare gli studenti. Mantegazza: «Niente abbuffate di studio, l’importante è restare sereni, genitori compresi»

Rilassarsi, evitare le nottate di studio ed eccessive full immersion o, quantomeno, cercare di ripassare con i propri compagni di classe. Insomma, tirare il freno in questi ultimi giorni per arrivare alla prova finale a mente lucida e riposati, anche perché in ogni caso non sarà lo studio da qui a mercoledì a fare la differenza, ma l’impegno di tutto l’anno. Sono questi i consigli che il pedagogista Raffaele Mantegazza si sente di dare ai maturandi, alle prese con l’ultimo ripasso in vista della prima prova. Ognuno si sta preparando a modo proprio, tra chi opta per lo studio individuale a veri e propri ritiri di classe organizzati dalla scuola, come è avvenuto alle Orsoline.

Il “conclave”

«Lo facciamo almeno da una decina d’anni, nel periodo tra la fine della scuola e l’inizio degli esami – spiega il preside Nicola Tagliabue - i ragazzi sono partiti martedì e rientrati ieri, cinque giorni quindi che hanno trascorso a Lanzo d’Intelvi».

Gli insegnanti sono stati a turno con loro,: «Scherzosamente lo chiamiamo il conclave: un momento in cui si sta insieme, si stempera la tensione dell’esame e si studia. La giornata è organizzata così: sveglia, colazione alle 8 e dalle 9 alle 12 studio. Poi pranzo, pausa e nel pomeriggio ancora ripasso. Dopo cena si guarda un film, si organizzano giochi, karaoke e altre attività». L’obiettivo fondamentale è farli studiare, non è una vacanza ma un aiuto a trovare del tempo. Il tutto in forma libera: «Non sono obbligati a venire: c’è chi si concentra di più da solo e chi studia meglio in compagnia e ripetendo insieme, l’adesione comunque è alta, due terzi dei ragazzi partecipano», conclude il preside.

Momento comunitario anche per i ragazzi del Giovio: ieri infatti le quinte della docente Valentina Romano si sono riunite a casa di un’alunna, per una giornata di studio così da rivedere tutto il programma. Ognuno ha portato qualcosa da mangiare, un momento quindi anche di convivialità e per placare la tensione. Al liceo Volta ripasso con alcuni docenti anche con incontri online e simulazione dei colloqui, mentre alla Magistri lo studio è più che altro in solitaria, ma chi ha bisogno di un aiuto sa di poter contare sui compagni, anche con lo scambio di appunti. Lo stesso vale al Ciceri.

Troppo stress

«Negli ultimi anni i ragazzi sono più stressati – spiega Mantegazza -. In questi giorni, bisognerebbe evitare le mega tirate di studio. Consiglio molto di riposare, dormire e non stare alzati fino alle 2 di notte per studiare. Così ci si stanca, serve fare un piano di studi che vada scemando man mano che ci si avvicina all’esame».

Meglio studiare in gruppo, secondo l’esperto, «L’unica cosa che può servire a rilassarsi è riposarsi - aggiune - poi andare a vedere le cose su cui si è più incerti, ma senza esagerare. Non si può certo pensare di recuperare in questi pochi giorni il programma di un anno. Bisogna arrivare sereni e questo dovrebbe valere anche per i genitori, non mettere sotto stress i ragazzi ma provare a parlare di altro in famiglia, recuperare serenità e arrivare prima di tutto noi adulti tranquilli».

Sereni, per quanto possibile: stando alle sensazioni dei professori, pare che a preoccupare sia più che altro la seconda prova, che sarà giovedì, ma tanta è l’attesa anche per conoscere le tracce del test di italiano.

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