Sul lago di Como apposta per rubare: l’ammissione di fronte ai carabinieri in borghese

La storia Fermati in centro dai carabinieri, due cubani confessano: «Siamo arrivati da Milano». Auricolari per comunicare a distanza e un “palo”. Non avevano refurtiva, chiesto il foglio di via

La sfida dei borseggiatori alla città è stata lanciata, anche in modo strafottente. Fermati dai carabinieri di Como e identificati prima che compissero qualche colpo (quindi non denunciati), hanno ammesso candidamente di fronte ai militari di essere arrivati sul lago apposta per rubare. Sono stati poi allontanati dalla città in attesa dell’emissione di un foglio di via.

La vicenda – che conferma la sensazione di bande in arrivo a Como da fuori provincia apposta per compiere dei colpi – risale al pomeriggio di venerdì, tra piazza Cavour e Sant’Agostino.

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Dopo gli episodi recenti di cui abbiamo dato conto sul giornale, con i furti in serie ai danni di turisti seduti ai tavolini di ristoranti e attività commerciali quasi tutti avvenuti in centro storico, le forze dell’ordine hanno intensificato le attività di controllo anche con pattuglie in borghese. Tanti erano stati i furti, ma tante anche le persone arrestate o denunciate da polizia e carabinieri. Venerdì pomeriggio, tuttavia, la storia che è andata in scena è stata incredibile.

Prima i comportamenti strani degli aspiranti ladri

Uomini dei carabinieri di Como in borghese si sono accorti dei comportamenti strani di tre uomini, che si muovevano in gruppo, poi si separavano, poi tornavano ad unirsi sembrando tra l’altro in contatto gli uni con gli altri. I militari li hanno così seguiti sul lungolago partendo da piazza Cavour, arrivando fino ad un bar dove i tre hanno iniziato ad avvicinarsi ai tavolini, per poi allontanarsi. È stato a questo punto che i carabinieri sono venuti allo scoperto, cercando di prevenire l’ennesimo colpo. Uno dei tre – che evidentemente non era a Como per bere qualcosa al bar – è scappato a tutta velocità, mentre gli altri due sono stati fermati e identificati. Si tratta di due cubani residenti a Milano, rispettivamente di 33 e 63 anni.

L’incredibile ammissione ai carabinieri

I due, senza troppo temere – ma anche consapevoli di non avere addosso alcuna refurtiva, forse portata via dal terzo complice – hanno candidamente ammesso ai militari di essere arrivati in treno da Milano a Como apposta per rubare, approfittando dell’afflusso turistico in centro. I tre erano anche collegati l’uno all’altro con degli auricolari, ed è per questo che anche stando lontani parevano parlare tra loro. Il modo di agire era anche quello consolidato, con uno del gruppo che perlustrava la zona e i tavolini più esposti e facili da colpire (ecco perché si allontanava in continuazione) e gli altri due pronti a intervenire in un secondo momento protetti dal “palo”.

Il “foglio di via”

Ovviamente i carabinieri hanno acquisito i loro dati e hanno chiesto– pur non potendoli denunciare – l’emissione del foglio di via dalla città. Ed altrettanto ovviamente le indagini sono ora in corso per comparare video e immagini dei furti già commessi con le immagini dei due sospettati che sono anche stati fotosegnalati.

La storia conferma quanto era emerso nelle scorse ore, ovvero la presenza di bande in arrivo appositamente da Milano – composte solitamente da centro o sudamericani – dedite appositamente a rubare tra i tavoli di bar e ristoranti approfittando del grande afflusso turistico.

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