Nuovi bus elettrici sulle linee urbane di Como: «Obiettivo elettrificare tutti i mezzi della provincia»

Mobilità Migliori comfort tecnologici, ma soprattutto un impatto positivo sull’ambiente: i 23 nuovi mezzi, introdotti sulle linee urbane 1,2,6 e 11 a Como permetteranno a Asf di risparmiare 1300 tonnellate di CO2 ogni anno

Rivoluzione green per il trasporto locale comasco con la presentazione, avvenuta ieri mattina, di 23 nuovi mezzi elettrici che andranno a rendere completamente elettrificate le linee 1,6,11 e la nuova linea urbana 2, che collega la stazione San Giovanni FS all’ospedale Sant’Anna.

- Qui è possibile consultare il nuovo orario in vigore da domani, giovedì 12 settembre

Franco Lucente assessore ai trasporti. Video di Toppi Martina

«I nuovi autobus elettrici portano innanzitutto un bene all’ambiente - ha spiegato l’assessore ai Trasporti e Mobilità Sostenibile della Regione, Franco Lucente sottolineando un fatto messo in evidenza anche dai dati, secondo i quali l’elettrificazione della flotta Asf eviterà di emettere 1300 tonnellate all’anno di CO2 - Entro il 2026 Regione vuole sostituire tutta la flotta autobus, arrivando a 1100 e-bus tutti finanziati da Regione Lombardia. La provincia di Como sostituirà tutta la flotta con altri e-bus che arriveranno l’anno prossimo».

Dalla Regione 8 milioni per la provincia di Como

La Regione Lombardia ha investito 8,2 milioni di euro per l’elettrificazione della flotta di autobus in provincia di Como, dove già da febbraio erano stati introdotti due e-bus che vanno a sommarsi ai 23 presentati ieri, che entreranno in circolazione entro il mese di ottobre. Uno degli e-bus ieri è stato utilizzato per un giro di prova cui hanno partecipato autorità e mezzi di informazione, per illustrare le novità tecnologiche presenti all’interno dei mezzi elettrificati: un climatizzare che garantisce miglior comfort di viaggio, una strumentazione innovativa per il monitoraggio da parte dell’autista e in tempo reale delle condizioni di guida, un sistema di ricarica immediata in fase di decelerazione e nuovi mezzi per assicurare un viaggio comodo e in sicurezza anche alle persone con disabilità fisiche e sensoriali (tra cui pedane manuali per la salita a bordo, un dispositivo per la visualizzazione e l’annuncio della fermata successiva e la tecnologia in grado di dialogare con il bastone Leti-Smart per ciechi e ipovedenti). L’amministratore delegato di Asf, Massimo Bertazzoli, ha parlato di una «rivoluzione ambientale non più rinviabile» resa possibile, come ha spiegato il presidente Guido Martinelli, «dall’interazione di Asf con le politiche regionali e nazionali in tema di viabilità e trasporti».

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L’assessore Lucente ha ricordato anche l’aiuto dato dalla Regione alle locali agenzie del Tpl, a nome delle quali era presente ieri il presidente dell’agenzia del bacino di Como, Lecco e Sondrio, Giovanni Stefano Galli: «Regione Lombardia ha già anticipato 650 milioni di euro, le risorse per tutto il 2024, comprese quelle statali, in attesa della definizione della quota delle risorse dedicate al Tpl su gomma derivanti dal Fondo Nazionale Trasporti - ha spiegato Lucente - Di questi, ben 68 milioni sono stati erogati all’Agenzia di Como, Lecco e Varese, ai quali vanno aggiunti 6 milioni per mancati ricavi in seguito al Covid e 3,2 milioni per il caro carburanti ed energia».

L’introduzione dei nuovi e-bus sul territorio è stata accolta anche dalle autorità locali, a partire dalla giunta comunale e dal sindaco Alessandro Rapinese, presente ieri con l’assessore Monica Doria. «Il vero merito della gestione di questa collaborazione sono i dipendenti del Comune di Como che nelle varie fasi, a partire dalle complesse rendicontazioni, hanno concretizzato l’impiego dei fondi Pnrr per una nuova mobilità - ha detto Rapinese, ringraziando anche i vertici di Asf presenti, l’amministratore delegato Massimo Bertazzoli e il presidente Guido Martinelli - Oggi vedendo i pullman è bello dire che abbiamo fatto un buon lavoro. Questa provincia sta cambiando a una velocità supersonica».

La Provincia, guidata dal presidente Fiorenzo Bongiasca, ha invece partecipato nel corso dei mesi estivi a tavoli di lavoro, con Asf e i dirigenti delle scuole di Como, mirati a migliorare il servizio di trasporto pubblico sul territorio con la ripresa dell’attività scolastica, andando incontro a esigenze e richieste di studenti e famiglie.

Le linee urbane migliorate: ecco le modifiche e le novità

L’introduzione dei nuovi e-bus con la rivoluzione green che portano sul territorio non sono l’unica novità di cui si è parlato ieri. Bertazzoli ha anche fatto riferimento alla rrivoluzione digitale che riguarda i metodi di pagamento dei biglietti e degli abbonamenti per il trasporto locale, così come all’introduzione della nuova linea urbana 2, insieme alle modifiche alle linee 1, 6 e 11 per migliorarne frequenza ed efficienza. Nello specifico la lina urbana 1 manterrà il percorso storico tra Chiasso - Ponte Chiasso - San Fermo, con una frequenza di quattro passaggi per ora in entrambe le direzioni

La linea 6 seguirà in entrambe le direzioni il percorso Maslianico - Ospedale Sant’Anna e viceversa, sovrapponendosi tra Villa Olmo e via Varesina alla linea 1, percorrendo la strada più breve. Soppressi il capolinea di Breccia, in via Venturino, così come quello di via Palma, utilizzato finora nei festivi e in agosto, dal momento che ora tutte le corse raggiungeranno l’ospedale Sant’Anna. La linea avrà una frequenza di due passaggi per ora per direzione. Infine, la nuova linea urbana 2, dalla Stazione San Giovani FS all’ospedale Sant’Anna e viceversa, seguendo la parte meridionale del vecchio tracciato della linea 6. La linea avrà una frequenza di due passaggi per ora per direzione con orari alternati a quelli della linea 6 in arrivo e partenza dall’Ospedale Sant’Anna e a quelli della linea 11 lungo la tratta comune.

I collegamenti sul territorio

Al termine della presentazione, l’assessore Lucente è tornato a parlare dell’importanza del trasporto pubblico locale in un territorio, come quello di Como, dove è sempre più difficile per i residenti trasferirsi in centro città e si preferisce invece spostarsi verso le periferie: «I collegamenti tra il territorio e il centro città, oltre a quelli verso Milano e la Svizzera, sono fondamentali. Bisogna arrivare all’interconnessione tra diversi enti, questo è fondamentale per città come Como che attraggono grande turismo e che ricevono quotidianamente visitatori. Oggi il lancio di questi nuovi autobus che si collegano con nuove linee, come il collegamento tra ospedale e stazione e tra stazione e centro città, è un passo importante in questa direzione».

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